Femminicidio in Trentino, uccide la moglie e si suicida. La coppia si stava separando

È successo nel Comune di Valfloriana. In corso gli accertamenti dei carabinieri. La coppia aveva tre bambini in età compresa tra i cinque e i dieci anni (ANSA)

Ancora un femminicidio, ancora violenza e dolore. Questa volta in Trentino: la vittima è Ester Palmieri, 38 anni, uccisa probabilmente tra le 9 e le 9.15 a Montalbiano, frazione di Valfloriana, in Val di Cembra, dal compagno, dal quale si stava separando.

La donna, probabilmente, è stata colpita con una sola coltellata che ne avrebbe provocato il dissanguamento, da quanto risulta dai primi accertamenti condotti dai carabinieri della compagnia di Cavalese, coordinati dalla pm Maria Colpani.

L’ex compagno, Igor Moser, 45 anni, poi si è tolto la vita impiccandosi. Il suo corpo è stato ritrovato nel pomeriggio dai carabinieri al civico 2 di via Valle, a Castello Molina di Fiemme, dove abitava. Alcuni vicini di casa della donna hanno raccontato di aver visto l’uomo entrare e uscire dall’appartamento. La coppia aveva tre figli che hanno tra i cinque e i dieci anni. Non hanno assistito al delitto perché erano a scuola, dove è andato a prenderli uno zio al quale sono ora affidati. Ester Palmieri era nata a Cavalese, ma viveva da sempre a Valfloriana.

Aveva frequentato la scuola di estetica Armida Barelli di Levico Terme. In seguito aveva anche fatto una scuola per diventare operatrice socio-sanitaria, lavorando per 15 anni in quell’ambito, senza però mai abbandonare il settore del benessere e del massaggio. Da qualche tempo aveva aperto uno studio olistico tutto suo, “Scintilla alchemica”, con il quale si era fatta conoscere e apprezzare. “Aveva appena aperto il suo centro e aveva trovato la felicità in un lavoro che le piaceva. Qualcuno le ha chiuso la strada”, ha detto ai giornalisti il sindaco di Valfloriana Michele Tonini, che ha ricordato anche “l’amore per i figli” da parte della donna. Igor Moser, invece, lavorava come boscaiolo e aveva costituito un’impresa individuale.

L’intera comunità è sotto shock. Sul posto si è recato anche il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, e sono intervenuti con messaggi di cordoglio anche altri esponenti politici. “Queste sono quelle storie che nessuno di noi vorrebbe mai leggere. Ancora una volta un nuovo omicidio. Vittima una donna, una mamma, che lascia soli i suoi bambini. Non voglio entrare nel merito della vicenda per la quale saranno già avviate le indagini, ma quando ho letto quanto accaduto ho avuto un tuffo al cuore, un nodo alla gola. Pensando a quella mamma, pensando a quei bambini ormai soli”, ha scritto sui social la vicepresidente della Provincia di Trento Francesca Gerosa.

Il sindaco Franco Ianeselli ha parlato di “emergenza che ci riguarda tutti, soprattutto noi uomini spesso incapaci di accettare la libertà e l’autonomia delle donne. Aiutiamoci a uscire da questa spirale di violenza, deponiamo le pretese di possesso e controllo, impariamo un nuovo alfabeto emotivo. Scendiamo tutti in campo, istituzioni, associazioni, cittadini, con iniziative concrete di educazione e prevenzione e sostegno. Voltiamo pagina, al più presto”.

Solo nel 2023, in Trentino Alto-Adige sono avvenuti quattro femminicidi. Il 19 febbraio Sigrid Grober, 39 anni, è stata uccisa dal compagno Alexander Gruber a Merano, in Alto Adige. Il 28 luglio Mara Fait, 63 anni, ha perso la vita per mano del suo vicino di casa, Ilir Zyba Shehi, a Noriglio, in Trentino. Un altro femminicidio è avvenuto in provincia di Trento solo pochi giorni dopo, il 6 agosto, quando a perdere la vita è stata Iris Setti, 61 anni, che è stata uccisa a Rovereto da Nweke Chukwka, senza fissa dimora. Il 13 agosto, infine, Celine Frei Matzohl è stata uccisa dal suo ex compagno, Omer Cim, a Silandro, in Alto Adige. Se si considerano invece gli ultimi sette anni, sono state 22 le vittime di femminicidio in Trentino Alto-Adige.
   

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