Milano Home, il debutto nel segno di artigianalità, sostenibilità e innovazione

Si avvia alla chiusura la nuova manifestazione di Fiera Milano, alla sua prima edizione dedicata al complemento d’arredo e oggettistica per la casa, nel polo espositivo di Rho, con 570 espositori da 32 Paesi

Nello scenario 2024-2027 si attendono ritmi di sviluppo delle esportazioni italiane moderatamente positivi, anche se relativamente più contenuti della media mondiale: per il 2024 è prevista, infatti, una crescita medio annua del 3% in valore (inferiore alla media mondiale), mentre per il successivo triennio (2025-2027) ci si attende un ritmo maggiore (+3.8%), benché anche in questo caso meno dinamico della media mondiale.

Il concept della nuova manifestazione

In uno scenario globale altamente competitivo e complesso, il made in Italy gioca la sua partita solo sulla qualità, che non significa necessariamente prodotti costosi, ma sicuramente originali e innovativi, come spiega il vicedirettore generale di Fiera Milano, Roberto Foresti.

Artigianalità e design a Fiera Milano

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Da qui le tante aree espositive studiate appositamente all’interno di Milano Home per valorizzare il contenuto di creatività, bellezza e artigianalità dei prodotti. Tra queste, «Manifatture in Scena», il concept ideato dall’architetto Ulderico Lepreri che ospita alcune delle eccellenze manifatturiere europee nei settori porcellana, argento, cristallo e vetro, narrandone la nascita e lo sviluppo nel tempo. Tra i brand presenti in quest’area, Meissen 1710, la più antica manifattura tedesca di porcellana; Moser 1857, le cui origini risalgono all’Impero Asburgico, specializzata nella lavorazione manuale del cristallo di Boemia; Lalique 1888, manifattura francese rinomata per le sue collezioni di oggetti d’arredamento in cristallo; Venini 1921, storica vetreria di Murano; Haviland & C.Parlon 1842, brand di porcellana francese ; Royal Copenhagen 1775, brand danese fondato con il nome di Regia Fabbrica di Porcellana; Rogaska, una delle più antiche manifatture di cristallo europee; Cesa 1882, storica fabbrica di argenteria italiana che ha realizzato il servizio di posate “Quirinale”, utilizzato ancora oggi per i pranzi di Stato presso la Presidenza della Repubblica Italiana; Greggio 1948, argenteria protagonista delle più raffinate tavole italiane; Ricci Argentieri 1927, argenteria italiana leader nel settore della posateria e degli articoli da regalo.

Un concept espositivo che convince le aziende. Ne è un esempio Venini, che segna un ritorno in fiera dopo tanti anni di assenza (Milano Home è infatti una nuova manifestazione, che prende tuttavia il testimone dal Salone degli stili di vita Homi, che a sua volta aveva raccolto l’eredità di Macef). «A convincerci è stata proprio questa iniziativa molto interessante concepita da Lepreri – spiega Silvia Venini, presidente dell’azienda e vice-presidente del gruppo Damiani che l’ha acquisita nel 2016 –. Siamo stati molto contenti di essere contattati dall’architetto per rappresentare l’eccellenza manifatturiera nel vetro soffiato e di esporre accanto a eccellenze della manifattura italiana ed europea. Per noi è anche un’occasione per testare questa nuova manifestazione e capire se può essere strategica per il nostro marchio. Partecipiamo regolarmente al Salone del Mobile in aprile e alla fiera Maison&Objet di Parigi, ma Milano è per noi sempre una piazza interessante». Per questo l’azienda ha scelto Milano Home per presentare la nuova collezione per la tavola Iceberg. «Siamo contenti, vediamo molto interesse, curiosità e stima verso il nostro marchio», aggiunge l’imprenditrice.

Design e artigianato

Un’altra interessante iniziativa presentata da Milano Home è il progetto «NoveBotteghe, convergenze materich», il concept che lo studio Gumdesign ha ideato per far conoscere ai negozi e agli interior designer alcune eccellenze delle lavorazioni artigianali, i materiali più innovativi oltre che fornire spunti per nuove idee e nuove opportunità di collaborazione. Il concept nasce originariamente con La Casa di Pietra, progetto indipendente che racconta del saper fare, del territorio e delle sensibilità artigianali in tutta Italia. Un progetto che include circa 50 artigiani – ovvero le realtà aziendali che costituiscono l’ossatura portante di questo progetto narrante e che provengono da tutte le regioni italiane – e circa 300 oggetti che raccontano il “bel design italiano”. Una selezione di queste collezioni sarà esposta in NoveBotteghe e racconterà di quel contatto tra designer ed artigiano, tra tradizione e innovazione che sono “motore” della nuova imprenditoria italiana.

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