Il Salone del Mobile.Milano prosegue il viaggio internazionale on the road negli Stati Uniti dove porta il progetto e le idee dell’edizione 2024 che si terrà dal 16 al 21 aprile a Milano. Dopo gli appuntamenti di Miami e Dallas, oggi ha fatto tappa a New York e poi arriverà a Las Vegas il 20 febbraio e Chicago il 22 febbraio.
Il roadshow, co-progettato e coordinato con il supporto dell’Agenzia ICE, ufficio di Miami, incaricata della promozione del design italiano negli Stati Uniti, in collaborazione con le sedi locali di Aia-American Institute of Architects, hanno l’obiettivo di condividere le informazioni sulla prossima edizione del Salone e confrontarsi con la comunità americana del progetto sui temi della nuova frontiera dell’abitare: dalla sostenibilità all’innovazione tecnologica.
Quello statunitense è il secondo mercato per l’arredo italiano e i prodotti di design hanno registrato un importante volume di vendite anche nei primi 9 mesi del 2023 (anche se in calo rispetto al 2022), con un valore di oltre 1,2 miliardi di euro. Rimangono cruciali in queste aree i canali di distribuzione con prodotti italiani − negozi monomarca e specializzati, studi di architettura design e ingegneria, società di costruzione per residenziale e contract − che da sempre sono innovativi, sostenibili e attenti a dettagli ed estetica.
Opportunità unica per promuovere tutte le iniziative e anticipare le informazioni su format e contenuti della 62ª edizione milanese: dall’evoluzione del layout e dei percorsi fieristici al ritorno delle biennali EuroCucina e Salone Internazionale del Bagno a cui si aggiungono le celebrazioni dei 25 anni del SaloneSatellite con la grande mostra in Triennale, le installazioni e i talk nei padiglioni di Fiera Milano per stimolare un confronto aperto tra business e cultura del progetto. E occasione per riflettere sulle sfide dell’abitare, dell’hospitality, del contract contemporaneo e del domani e sul modo in cui si fa architettura, attraverso il coinvolgimento di ospiti speciali che, dialogando, valorizzano la cultura del progetto raccontata e interpretata dal Salone, mettendo in evidenza qualità, saper fare, funzione pratica ed estetica, componente umana ed emozionale, sostenibilità e innovazione.
Il 23 gennaio a Dallas il tour si è aperto al The Joule Hotel con un incontro in cui Maria Porro, presidente del Salone del Mobile.Milano ha dialogato con l’architetto Adam D. Tihany, uno dei pionieri internazionali del settore hospitality a cui è seguita una presentazione organizzata in collaborazione con Aia Dallas per il trade texano, in cui si è illustrato sia il valore commerciale della manifestazione generato dagli oltre 2.000 brand che ogni anno mettono in scena il meglio della produzione dell’arredo e del design che su quello fieristico con la sua capacità di reinventarsi gettando le basi per l’evoluzione di tutto il sistema fieristico.
A New York, in un esclusivo appuntamento stampa all’iconico AKA Nomad Hotel, Michele De Lucchi, architetto e fondatore di Amdl Circle e l’industrial designer Stephen Burks, sono testimoni d’eccellenza di quanto il Salone del Mobile.Milano possa essere il trampolino di lancio per progetti e personalità nell’ambito del design, momento e luogo imprescindibile per scoprire tutte le novità delle aziende, conoscere le tendenze, vedere il risultato delle ricerche sui materiali, studiare il nuovo rapporto tra design e tecnologia, design e big data in funzione delle nuove esigenze dell’abitare.
In un altro incontro organizzato in collaborazione con l’American Institute of Architects di New York l’architetto De Lucchi affiancato dallo studio Lombardini22 che anche per il 2024 firmerà il re-design dei percorsi e dei layout della manifestazione, mettono al centro l’esperienza umana affidandosi alle neuroscienze.
A Las Vegas (20 febbraio) e Chicago (22 febbraio), ospite speciale sarà il celebre studio di ingegneria, architettura e pianificazione urbanistica Skidmore, Owings & Merrill Llp che racconterà il progetto del Villaggio per le Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali Milano Cortina 2026, laboratorio di sperimentazione urbana sostenibile che chiuderà tour del Salone con un ritorno “ideale” a Milano.
“Il Salone si rimette in viaggio con l’intenzione di presidiare un mercato importantissimo come quello statunitense che, nonostante le riflessioni e le complessità congiunturali dell’ultimo anno, si riconferma uno dei principali sbocchi per la produzione del design Made in Italy − commenta Maria Porro -, il secondo per importanza dopo la Francia, con un valore pari a poco più di 1,2 miliardi di euro, e luogo incredibile di sperimentazione anche in termini progettuali”.
“La manifestazione è anche un punto di riferimento per il settore del contract, i grandi progetti in ambito residenziale e hospitality, in cui le imprese del design italiano sono sempre più coinvolte e protagoniste. Moltissime aziende espositrici sono presenti in quest’area – aggiunge la presidente del Salone del Mobile.Milano -. Anche per questo ha un ruolo sempre più importante e strategico per creare relazioni, promuovere e diffondere l’eccellenza dell’arredo italiano in questo mercato. Il Salone rappresenta un anello di congiunzione insostituibile tra l’economia globale e il nostro sistema produttivo d’arredo che abbiamo la responsabilità di portare nel mondo mentre ci facciamo calamita per tutti i professionisti del settore in aprile in Italia. Per questo lavoriamo, per questo siamo qui”.
Da sottolineare che tutti gli eventi negli Stati Uniti sono condivisi attraverso la piattaforma digital del Salone del Mobile, a riconferma di come la fiera sia non solo un evento fisico di riferimento per l’arredo e il design ma anche un ecosistema in grado di ampliare la visibilità e potenziare le connessioni di business delle aziende espositrici e dell’intera community internazionale che ruota intorno al mondo del progetto.