A Firenze il tempo si confonde negli spazi dello storico Helvetia & Bristol

Colazioni contemporanee e un giardino d’inverno dove si incontravano D’Annunzio e la Duse nell’hotel dove si esalta anche l’alto artigianato della città

Hotel Collection

Colazioni contemporanee e un giardino d’inverno dove si incontravano D’Annunzio e la Duse nell’hotel dove si esalta anche l’alto artigianato della città

di Sara Magro

5 febbraio 2024

2′ di lettura

Riservato agli amanti dei luoghi che hanno una storia. Una storia scritta nei parquet che scricchiolano, nei ritratti alle pareti, nei mantelli dei portieri all’ingresso. Non è difficile immaginare Gabriele D’Annunzio ed Eleonora Duse innamorati in un angolo a bere il caffè nel giardino d’inverno, o Luigi Pirandello seduto sul divano davanti al camino acceso. Non c’è nemmeno bisogno di chiudere gli occhi per evocare i viaggiatori del Grand Tour, il fruscio delle gonne lunghe, i signori in doppiopetto e tuba pronti per la serata di gala, tanto è ancora presente l’atmosfera ottocentesca. Siamo nello storico grand hotel Helvetia & Bristol, nel cuore di Firenze, che vogliamo scoprire attraverso diverse scene, una per ogni preferenza e passione.

Il giardino d’inverno

Riservato agli amanti dei luoghi contemporanei, dove si respira il presente, è il buffet della prima colazione preparato nel tinello. Sembra una cucina casalinga, ma il menù è del maestro Iginio Massari, fra le massime autorità in fatto di dolci e lievitati (indimenticabili lo strudel croccante con il riso o il suo maritozzo che esplode di panna morbida). Ci si serve al banchetto, ci si siede in una stanza blu petrolio, un colore così denso e intenso che si tatua negli occhi. Di fianco c’è un’altra stanza, più sobria, con pochi tavoli, una credenza rétro e alle pareti tanti manifesti colorati. Sono le locandine degli spettacoli del Cibrèo, il ristorante con teatro che ha un posto speciale nella storia gourmet di Firenze e che ora firma la cucina dell’Helvetia & Bristol.

Il buffet della colazione

Chi vuole provare sempre qualcosa di nuovo apprezzerà come lo storico hotel sia cresciuto insieme alla città, e come lei non abbia perso un briciolo di fascino. Anzi, lo ha aumentato quando ha acquisito il palazzo della banca di fianco per aggiungere nuove camere (firmate da Anouska Hempel, prima star del design alberghiero) e una spa concepita come le terme romane, il cui percorso finisce in un Lacus Quietis, la zona delle piscine con uno schermo a parete che trasmette forme, suoni e colori del mare.

Presidential Suite

Chi guarda al futuro troverà punti di contatto con Elisabetta Fabri, presidente di Starhotels, il più grande gruppo alberghiero italiano, di cui l’Helvetia & Bristol fa parte come capostipite della Collezione di cinque stelle e della Grande Bellezza, un progetto lungimirante che porta in hotel i migliori artigiani e designer italiani. Nato nel 2019 con il supporto della Fondazione Cologni e di Oma (Osservatorio dei mestieri d’arte), è un modo concreto per interagire con la città e per tutelare e promuovere l’alto artigianato italiano con esperienze nelle botteghe, dall’antico setificio alla moleria di vetri.

La Spa

Infine, nell’ala storica dell’hotel, quella che meglio ne conserva l’atmosfera rétro, chiedete della suite panoramica. Qui la scena cambia continuamente a seconda dell’ora e del meteo, ma la cupola rinascimentale di Brunelleschi e la torre campanaria di Giotto incorniciate dalla finestra sono stupende in ogni condizione. Con la nebbia, all’alba, rigata dalla pioggia, con il Sole, con la Luna.

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