di Livia Gamondi
Il concetto di One Health, nato negli anni sessanta oggi diventato fondamentale e la sua importanza balzata agli occhi della comunit, non solo scientifica, dopo la pandemia
I progressi della scienza e della medicina negli ultimi 250 anni ci hanno portato a considerare la salute come qualcosa si scontato. Oggi, sappiamo che questo non vero e a farcelo scoprire stata la pandemia che ha messo in discussione molto di quello che davamo per scontato. Le vulnerabilit o debolezze del singolo sono legate strettamente a quella della comunit e del sistema. One health e salute circolare stato il tema del recente intervento che si tenuto a Milano di Ilaria Capua a Recordati Lectures, il ciclo di eventi dedicato all’incontro tra innovazione medico scientifica e le nuove tecnologie, che vede la partecipazione di esponenti del mondo della scienza e dell’innovazione per confrontarsi sugli scenari futuri. stata anche l’occasione per parlare del libro Le parole della salute circolare, che anche uno spettacolo teatrale dove Ilaria Capua insieme ad altri attori pone l’attenzione sul rapporto imprescindibile tra la salute della terra e quella di tutti suoi abitanti. Con questo libro ci aiuta a costruire il percorso tra passato e futuro, utilizzando le parole di ieri, di oggi e di domani per riuscire a immaginare e definire l’idea di salute circolare.
Il concetto One health nato negli anni Sessanta quando si cominciato a comprendere che tra uomo, animali e ambiente c’era qualcosa in comune. E che la nostra salute strettamente dipendente da dagli animali ed necessario comprendere meccanismi complessi. I driver della salute di sistema non potevano essere limitati a uomo, animali e ambiente — ha spiegato Ilaria Capua, virologa, John Hopkins University sede di Bologna — necessario trovare un modo per condividere le informazioni perch non possibile limitare le conoscenze. Dobbiamo pensare alla salute circolare, perch quello che succedere in altri ambiti e agli altri ci riguarda e anche molto da vicino. Oggi dobbiamo pensare a una sola salute per l’uomo, l’ambiente e gli animali e che dobbiamo riuscire a metterla in pratica.
La pandemia ha creato un prima e un dopo e oggi le cose sono diverse: ad esempio, la necessit di condividere le informazioni diventata un dato di fatto, chiaro a che non possibile limitare le conoscenze. La salute circolare significa trovare dei sistemi per avanzare nell’ambito della salute e la “curiosit” la voglia di scoprire la spinta verso la conoscenza— ha proseguito l’esperta –. Non possiamo fermarci abbiamo ancora mondi da scoprire e una conoscenza verticalizzata. Oggi siamo in un momento ideale per ricominciare: la crisi climatica arrivata in modo prepotente, e i danni provocati dall’innalzamento delle temperature sono sotto gli occhi di tutti. Riuscire a nutrire un pianeta sempre pi popolato sar pi complicato, anche perch gli alimenti vegetali come il grano, ad esempio, sono meno nutrienti di quelli di una volta. Questa situazione non sar reversibile completamente, ma qualcosa possibile fare.
necessario che ognuno di noi faccia qualcosa e non dobbiamo aspettarci che siano solo i decisori istituzionali a prendere decisioni. — ha sottolineato Capua — ad esempio, la questione della resistenza agli antibiotici ci riguarda tutti e da vicino. Prossimamente si prevede che i batteri saranno in grado di sconfiggere gli antibiotici e secondo L’Organizzazione mondiale della sanit nel 2050 sar pi alto il numero di decessi dovuto all’antibiotico resistenza che al cancro. Ognuno di noi pu dare il proprio contributo a questo, usando gli antibiotici solo quando necessario e per l’esatto numero di giorni prescritto dal medico. E nel caso ne rimangano alcune compresse devono essere smaltite nei contenitori appositi e mai gettati nella spazzatura. Noi viviamo in sistema chiuso e prima o poi tutto ritorna.
La prevenzione uno strumento fondamentale di libert e la salute necessaria per essere liberi. La sanit pubblica deve essere sostenibile e in grado di proteggere i cittadini. La scienza da sola non basta, bisogna utilizzare anche le scienze sociali e comunicare correttamente i risultati della ricerca ha concluso Capua. Tutto in relazione e anche le discipline lo sono. Bisogna capire ed essere preparati per poter affrontare le emergenze ed essere lungimiranti. I giovani sono una grande risorsa e hanno una sensibilit verso l’ambiente molto elevata.
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17 febbraio 2024 (modifica il 17 febbraio 2024 | 14:41)
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