Recensione libri: La porta dell’irreale

Dracula ha ispirato molti simili romanzi di orrore soprannaturale e uno dei migliori esempi è probabilmente La porta dell'irreale di Gerald Biss, che mostra particolare destrezza nell'affrontare la comune superstizione del lupo mannaro" H.P. Lovecraft - Leggi…

Dracula ha ispirato molti simili romanzi di orrore soprannaturale e uno dei migliori esempi è probabilmente La porta dell’irreale di Gerald Biss, che mostra particolare destrezza nell’affrontare la comune superstizione del lupo mannaro” H.P. Lovecraft

La porta dell’irreale

The Door of the Unreal,
1919

Gerald Biss

Gotico

4 su 5

Giannluca Venditti

Edizioni Arcoiris

La Bublioteca di Lovecraft

2024

9791281731073

256

€ 14,00

La porta dell’irreale – L’incanto della trasformazione tra realtà e sovrumano

Nelle fitte pieghe del tempo e dello spazio, si cela un mondo oscuro e misterioso, dove le leggi della realtà vacillano e la magia dell’ignoto danza con l’immaginazione dell’uomo. In La porta dell’irreale, il capolavoro soprannaturale di Gerald Biss finalmente viene pubblicato in Italia grazie alle edizioni Arcoris nella collana La biblioteca di Lovecraft curata da Jacopo Corazza e Gianluca Venditti. Quest’opera, lodata persino dall’oscuro maestro Lovecraft, getta uno sguardo audace in un regno dominato da licantropi, nobili decaduti e misteri avvolti nel sottile velo della notte.

L’opera di Biss, unica nella sua portata e nell’audacia del suo immaginario, si distingue per l’accostamento raffinato tra il sovrannaturale e la profonda psicologia dei suoi personaggi. Un uomo tormentato dalla sua stessa natura, trascinato in un vortice di oscurità e trasformazione, si ritrova ad affrontare la sua stessa bestia interiore, incarnata nella figura del lupo mannaro. Qui, Biss abilmente intreccia il mito antico con il fascino gotico dei castelli e dei boschi selvaggi, portando il lettore in un viaggio senza tempo attraverso le oscure foreste della mente umana. Il richiamo alla struttura epistolare di Dracula di Stoker, come osservato saggiamente da Lovecraft in Supernatural Horror in Literature, non è solo un omaggio alla grande tradizione del romanzo gotico, ma anche un segno della maestria di Biss nel tessere una narrazione coinvolgente e avvincente. I protagonisti, con le loro oscure e contorte personalità, si stagliano vividi contro un’atmosfera intrisa di mistero e terrore, ricordando i grandi antesignani della letteratura gotica. Come appassionato del capolavoro di Shelley, Frankenstein, non potevo non essere affascinato dall’audacia con cui Biss affronta il tema della trasformazione sovrumana. Il suo stile coinvolgente e il ritmo incalzante catturano l’immaginazione del lettore, trascinandolo in un turbine di emozioni e rivelazioni. I momenti di suspense sono sapientemente orchestrati, mantenendo viva la tensione e l’interesse del lettore fino all’ultima pagina.

La porta dell’irreale non è solo un romanzo di licantropi e misteri gotici; è un’opera che sfida i confini della realtà e invita il lettore a esplorare le profondità dell’animo umano. Con la sua scrittura magnifica e la sua capacità di incantare e sorprendere, questo libro merita di essere annoverato tra i grandi classici del genere gotico. Gerald Biss si distingue come un maestro dell’oscuro e del sovrumano, e la sua opera non mancherà di lasciare un’impronta indelebile nel cuore di chiunque si avventuri attraverso la sua “porta dell’irreale”.

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