Il problema dei tre corpi: che cosa ci dice  il romanzo di Liu Cixin sulla Cina

La popolarità mondiale della fantascienza cinese dovrebbe essere vissuta come l’altra faccia dell’ascesa delle tecnologie «made in China»: è una vittoria, anche quando i mercati esteri si sentono obbligati a imporre un adattamento

Il problema dei tre corpi, la serie televisiva americana tratta dal best-seller di fantascienza cinese di Liu Cixin, piace al pubblico mondiale ma sommersa dalle critiche in Cina. Non mi riferisco solo agli attacchi che vengono dai media governativi, che accusano la produzione Netflix di avere manipolato e americanizzato un’opera cinese per piegarla all’egemonia culturale Usa. Anche il popolo dei social in Cina – che in parte soggetto a censura e controllo, ma esprime anche una spontaneit – duro con l’adattamento americano.

Alcune critiche sono legittime e abbastanza azzeccate. Per i cinesi giustamente indigesta l’imposizione di regole della cultura woke dominante a Hollywood, per cui il cast deve avere una quota di attrici donne al posto dei maschi, Black al posto dei cinesi nell’originale, eccetera. Ma una parte della reazione di rigetto si spiega invece con i temi tab che la stessa opera di Liu Cixin affrontava. A cominciare dalla scena di apertura, dove si vede un processo in piazza condotto dalle Guardie rosse della Rivoluzione culturale maoista nel 1967. una scena terribile, raccapricciante, e purtroppo realistica. uno dei momenti migliori di tutta la serie tv (che personalmente non considero un capolavoro).

Il processato, uno scienziato fisico accusato di avere insegnato le teorie di Albert Einstein, muore per le percosse che subisce in pubblico, e alle quali assiste anche sua figlia. L’episodio ha solidi agganci con eventi reali. Ma la stragrande maggioranza dei cinesi sa poco della Rivoluzione culturale maoista e dei suoi orrori, una delle pagine pi atroci nella storia del comunismo. Il tema tab, una delle pagine di storia su cui l’intera nazione ha subito una sorta di amputazione chirugica della memoria collettiva: lobotomizzata. Chi sa, perch conserva ricordi personali, in genere preferisce tacere e rimuovere. Dall’alto, a cominciare da Xi Jinping, la Rivoluzione culturale oggetto di censura sistematica: viene liquidata genericamente come un periodo negativo, di disordini ai limiti dell’anarchia, ma il bilancio preciso delle vittime (1,5 milioni di morti) e le responsabilit del partito, sono taciuti. Eppure lo stesso Xi appartiene alla generazione che fu deportata nelle campagne per la rieducazione collettiva dei giovani di allora; suo padre che era stato un compagno di lotte di Mao Zedong fu vittima di persecuzioni brutali. Ma per Xi troppo pericoloso ammettere che i massimi leader comunisti si siano macchiati di crimini contro il popolo. Il fatto che Il problema dei tre corpi si apra con quella scena crudele, viene visto come un’offesa al prestigio nazionale, alla storia della Repubblica Popolare, alla legittimit del partito.

Sul fenomeno Liu Cixin io scrissi anni fa, dedicando alla fantascienza cinese un intero capitolo del mio libro Fermare Pechino nel 2021. Ad attirare la mia attenzione erano stati… Barack Obama e Mark Zuckerberg, ambedue avidi lettori di libri di fantascienza cinese. Quel genere letterario aveva gi una lunga tradizione nella cultura cinese, ma la sua diffusione di massa tra le giovani generazioni esplosa in parallelo con l’ascesa della Cina come superpotenza tecnologica. E molti chief executive di grandi aziende cinesi, soprattutto nel settore digitale, nei loro discorsi usano spesso delle metafore prese dai romanzi di Liu Cixin, che con il suo successo ha inventato una sorta di linguaggio nazionalpopolare.

Tuttavia perfino Liu Cixin, il maestro indiscusso, ha avuto i suoi problemi con la censura. Prima in Cina… e poi in altre forme in America. La parabola umana e letteraria di Liu Cixin attraversa i momenti pi tragici nella storia recente del suo Paese. Nasce nel 1963 nella provincia dello Shanxi. I suoi genitori lavorano in una miniera di carbone. un bambino quando divampa la violenza della Rivoluzione Culturale, i suoi genitori hanno paura per lui, quando ha tre anni lo mandano a vivere dai nonni in un villaggio nello Henan. Fa parte della prima generazione che pu tornare a fare studi superiori quando riaprono le universit, e si laurea in ingegneria elettrica. Il suo primo romanzo esce nel 1989, l’anno della rivolta di Piazza Tienanmen, s’intitola Cina 2185, e gli vale la definizione di primo scrittore cyberpunk nella storia cinese. L’opera che consacra per sempre il suo successo, nel suo Paese e all’estero, reca i segni di quelle tragedie.

Il problema dei tre corpi ha una trama che si svolge tra la Mongolia Interna, Pechino, e un pianeta lontano. L’inizio proprio una scena di violenza durante la Rivoluzione Culturale: la protagonista da bambina vede suo padre (un professore di fisica) tradito dalla moglie e dall’altra figlia durante un processo delle Guardie Rosse, quindi ucciso a botte. La protagonista diventa a sua volta una scienziata astrofisica. Segnata per sempre da una profonda sfiducia negli esseri umani, manda un messaggio interstellare che invita gli alieni a invaderci: lo faranno, e gran parte del romanzo dedicato agli sviluppi successivi. Ma la sequenza di eventi che ho appena riassunto appare nella prima traduzione straniera de Il Problema dei tre corpi, quella fatta da Ken Liu per l’editore americano, a cui poi ne seguirono molte altre.

In Cina, Liu Cixin nonostante la sua notevole popolarit (o forse proprio per quella?) dovette nascondere l’antefatto della Rivoluzione Culturale maoista. spostato molto in avanti nell’ordine dei capitoli, come un flash-back innaturale, che complica la lettura. Fu uno stratagemma che l’editore cinese sugger al romanziere, onde evitare uno stop dalla censura di regime. L’editore forse puntava sul fatto che nel nuovo ordine dei capitoli, la densit della materia – Liu Cixin abbonda di dettagli tecnici sulla teoria della fisica quantica, le nanotecnologie, l’astrofisica e la meccanica orbitale – avrebbe logorato l’attenzione dei censori rendendoli via via pi distratti nella lettura del seguito. Quando Liu Cixin – il Grande Liu per i fan di fantascienza in Cina – venne contattato dal cinese-americano Ken Liu – il Piccolo Liu anche lui venerato come autore e traduttore – per la traduzione negli Stati Uniti, fu felice di autorizzare un ripristino della versione originaria, con la cronologia nell’ordine naturale, e la tragica violenza delle Guardie Rosse come scena di apertura.

Il Grande Liu un personaggio complicato che non si lascia catturare nei nostri stereotipi occidentali. Non certo un dissidente, altrimenti non avrebbe l’enorme successo in patria che gli arride da molti anni, e forse sarebbe in esilio. Al contrario, in alcune sue dichiarazioni pubbliche si allineato con il governo di Pechino, col rischio di apparire come uno degli artisti di regime. In un’intervista al settimanale New Yorker nel giugno 2019 ha sostenuto che i diritti individuali e la liberaldemocrazia non interessano i cinesi, e che una liberalizzazione del suo paese avrebbe conseguenze terrificanti. Ha difeso i campi di rieducazione in cui Pechino ha detenuto un milione di uiguri musulmani dello Xinjiang, sostenendo che il governo sta cercando di sostenere la loro economia e di sollevarli dalla povert. L’alternativa, ha aggiunto Liu Cixin, sarebbero le bombe e gli attentati dei fondamentalisti islamici che hanno insanguinato tante altre parti del mondo. Voi preferite forse – ha detto – che quelli facciano a pezzi le loro vittime nelle stazioni o nelle scuole?. Queste parole non sono passate inosservate in America. Hanno contribuito ad alimentare un giallo attorno all’adattamento cinematografico e televisivo de Il problema dei tre corpi. Dopo il successo mondiale del libro, tradotto in trenta lingue e con oltre dieci milioni di copie vendute, la trasposizione sullo schermo sembrava ovvia. E in effetti il film stato realizzato. Doveva uscire nelle sale cinesi e mondiali nel 2017. Ma non mai uscito. La versione della casa produttrice cinese che la qualit non era soddisfacente, donde la decisione di rinviarlo a tempo indefinito. Non possibile appurare la verit: se sia davvero un problema di qualit scadente, oppure qualche decisione politica, ad aver cancellato un film gi fatto. In seguito del film si interessata Amazon, per rilevarne i diritti, ma i cinesi si sono rifiutati di venderli. Poi entrato in scena Netflix con un suo progetto di serie televisiva ispirata a Il problema dei tre corpi. Stavolta i problemi sono nati sull’altra sponda del Pacifico.

Sono intervenuti cinque senatori repubblicani, con una lettera inviata al chief executive di Netflix per chiedergli di bloccare il progetto viste le dichiarazioni offensive dell’autore verso gli uiguri. Netflix ha respinto le critiche, dissociandosi dalle opinioni politiche del romanziere cinese. Ha convinto i detentori originali dei diritti cinematografici in Cina ad associarsi al suo progetto. Ha assoldato come produttori esecutivi e sceneggiatori la squadra di Games of Throne. La fantascienza cinese diventata un mega-business globale, con la consacrazione finale di un gigante delle serie tv in videostreaming come Netflix. Il fatto che il Grande Liu abbia opinioni tutt’altro che politically correct, anzi pericolosamente vicine a quelle del regime, non lo penalizza neanche presso il pubblico occidentale. Forse perch si d per scontato che un romanziere nazionalpopolare debba piegarsi alla volont del suo sovrano come la maggioranza dei cittadini cinesi? O forse per un’altra ragione, la stessa che spiega il fascino subito da Obama quando scopr Il problema dei tre corpi. L’attrazione di Liu Cixin che attraverso i suoi romanzi di fantascienza ci fa sbirciare un futuro immaginato, o temuto, da una grande massa di cinesi. Se fosse un contestatore, un dissidente, rappresenterebbe una frangia di ribelli. Dall’alto dei suoi milioni di copie vendute e della sua popolarit, riesce a rivelarci comunque tante cose sui sogni e sulle angosce della sua Cina.

Intanto per sugli schermi americani – curiosamente sull’unica tv pubblica Usa, la Pbs – arrivata anche la serie tv prodotta dal colosso digitale cinese Tencent e tratta dallo stesso romanzo. La maggioranza degli attori qui sono cinesi, come i personaggi del libro. In mandarino con sottotitoli, la versione cinese uscita prima di quella americana ma non ha avuto un successo di pubblico in Occidente. Replica anche tutti quegli adattamenti che lo scrittore fece per essere pubblicato nel suo paese. Comunque Liu Cixin ha dato il suo via libera anche alla versione Netflix con quella scena terribile all’inizio. Si direbbe che lo scrittore abbia una visione pi matura e pi saggia di Xi Jinping, sul tema del soft power o egemonia culturale. La popolarit mondiale della fantascienza cinese dovrebbe essere vissuta come l’altra faccia dell’ascesa delle tecnologie made in China: una vittoria, anche quando i mercati esteri si sentono obbligati a imporre un adattamento.

12 aprile 2024, 19:01 – modifica il 12 aprile 2024 | 19:06

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