Sfida tra giovani ricercatori e
ricercatrici a suon di comunicazione scientifica per FameLab
Camerino. Per il quarto anno consecutivo l’Università di
Camerino è stata sede del talent scientifico FameLab,
competizione internazionale di comunicazione scientifica ideato
nel 2005 dal Cheltenham Science Festival, che coinvolge oggi
oltre 30 Paesi in tutto il mondo e che dal 2012 si svolge in
Italia grazie alla collaborazione sino al 2021 tra Psiquadro,
coordinatore nazionale, e British Council. Dal 2022 in Italia
l’evento è organizzato da Psiquadro in collaborazione con il
Cheltenham Science Festival.
I partecipanti hanno avuto tre minuti per conquistare la
giuria ed il pubblico collegato on line parlando di un tema
scientifico che li appassiona raccontandolo con chiarezza,
esattezza e carisma. Gopi Battineni, Francesco Catalini, Martina
Coletta, Stefan Jackson, Francesca Petetta, Ilaria Svampa sono
coloro che hanno preso parte alla selezione: è tra di loro che
la giuria composta da Graziano Leoni rettore Unicam, Alessandro
Gnucci, divulgatore scientifico, ed Egizia Marzocco,
responsabile dell’Area Comunicazione, Organi Accademici e Public
Engagement di Unicam, ha scelto i due finalisti.
Vincitori della selezione di Camerino sono stati Martina
Coletta, dottoranda Unicam in Biologia, e Francesco Catalini,
dottorando Unicam in Chimica Organica, che hanno condotto alla
scoperta rispettivamente dell’affascinante mondo della
biodiversità del suolo e della chimica organica. I due
accederanno di diritto alla finale nazionale in programma nel
prossimo autunno. Terza classificata Francesca Petetta,
assegnista di ricerca Unicam nel settore della farmacologia
mentre il premio del pubblico è stato assegnato a Stefan
Jackson, dottorando Unicam in Scienze farmacologiche.
“Una mattinata emozionante – ha sottolineato il rettore Leoni
-, ricca di contenuti, di giovani ricercatrici e ricercatori che
si sono messi in gioco, con la voglia di comunicare la propria
passione, non solo alla giuria, ma a tutta la platea composta
anche da studentesse e studenti delle scuole superiori che hanno
seguito con molta attenzione ed hanno supportato tutti i
partecipanti. Come Ateneo cerchiamo di coinvolgere il più
possibile le nostre studentesse ed i nostri studenti così come
le giovani ricercatrici e i giovani ricercatori, in quelle che
sono le nostre attività di comunicazione della scienza e in
tutti quegli eventi in cui c’è da mettere in gioco anche un po’
di freschezza ed un po’ di energia, capacità di cui i giovani
sono portatori. La comunicazione scientifica rappresenta un
efficace strumento per avvicinare i giovani alla scienza e
ringrazio per questo tutti i partecipanti per aver voluto
condividere questa bellissima esperienza” ha concluso.
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