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La casa di Maranello svela la sua nuova V12, sostituisce la 812 Superfast, vanta un motore da 830 cavalli ed è fin da subito offerta in versione coupé oppure Spider
3 maggio 2024
9′ di lettura
Termica, aspirata, nessun ibrido a contaminarne la purezza ferraristica e un nome, «12Cilindri», che dice tutto: passato, presente e futuro di Ferrari. A partire proprio dal V12, il motore più iconico, quello amato e preferito da Enzo Ferrari fina dall’inizio della leggenda. V12 era anche la 166, la prima “rossa” uscita dai cancelli di Maranello. E, ora in piena era di motori elettrici, super potenze alimentate a ioni di litio e di sound sintetici e liofilizzati, Ferrari ritorna alla carica proprio con il V12 e lo declina appunto nella nuova 12Cilindri, iperbolica gran turismo che orgogliosamente termica rilancia il supermotore a benzina (ora con 830 cavalli a 9.250 giri!) e pur confermando l’arrivo della elettrica continua a scommettere su una tecnologia che abbina tradizione, fascino e prestazioni.
Ferrari 12Cilindri: il posizionamento e le innovazioni
La nuova 12Cilindri, rimpiazza la 812 Superfast e debutta fin da subito in due varianti: la coupé e la Spider con tetto in lamiera retrattile. E il tutto è condito da lusso e aerodinamica con uno stile ad elevatissimo effetto wow che integra forma e funzione. Un esempio? Le due ali mobili al posteriore che, gestite, da un intelligenza di software e silicio tengono, quando serve l’auto incollata la strada senza sporcarne la linea con discutibili ali fisse. Questa appendici mobili consentono assumono due configurazioni: Low Drag (LD) e High Downforce (HD). In modalità LD, l’elemento mobile si allinea alla scocca per ridurre la resistenza, mentre in modalità HD, si genera il massimo carico verticale per garantire un bilanciamento aerodinamico ottimale. Tra le innovazione spiccano le quattro ruote sterzanti indipendenti e questo grazie a un passo più corto di 20mm rispetto alla 812 Superfast migliora il comportamento dinamico della super gran turismo italiana. E con la trazione posteriore, questi trucchi sono essenziali
Ferrari 12Cilindri: lo stile
La nuova Ferrari esibisce uno stile mozzafiato ed è il frutto del team guidato dal chief designer Flavio Manzoni. Il frontale, che esibisce qualche richiamo alla Daytona 365 GTB 4 del 1968, è dominato da un cofango (cofano parafango) lunghissimo mentre la fiancata con una doppia nervatura parallela si raccorda al muscoloso posteriore contraddistinto da un “black screen”, un pannello nero integrato in un tema a delta con il tetto, dove alle estremità ci sono due ali mobili in corrispondenza dei gruppi ottici ed inserite nel lunotto. Si tratta di è una scelta che abbina forma e funzione: gestione del carico aerodinamico e stile pulito ed elegante che un’alta fissa non poteva certo dare.
La 12Cilindri punta a ridefinire codici stilistici delle precedenti V12 Ferrari a motore centrale-anteriore. In particolare, il cofango anteriore presenta una superficie estremamente levigata, con linee fluide che emergono dai volumi dei parafanghi. L’assenza di tagli dona alla vettura un aspetto pulito e ordinato, interrotto solo dalla presenza di due prese d’aria per il raffreddamento del motore. Il frontale perde alcuni tratti caratteristici delle Ferrari pur (citando la mitica Daytona), come i fari dalla forma a occhio e la calandra che richiama una bocca, in favore di geometrie più moderne e sofisticate. Il posteriore, invece, si distingue per la sua purezza e per l’integrazione armoniosa dei fanali all’interno di una lama che attraversa tutto il volume, creando un effetto di grande eleganza e modernità.
Al posto di uno spoiler posteriore, come accennato, sono state adottate due appendici attive che, integrate al lunotto, producono un effetto dal caratteristico tema a delta, conferendo alla vettura un aspetto altamente tecnologico.