Arriva nella collana I mondi di Jack Vance il secondo romanzo del ciclo di Alastor, Wyst. Il racconto di un mondo utopico, ma naturalmente alla Vance
Sgombriamo subito il campo dalla contestazione che sarebbe arrivata: Wyst è in effetti il secondo romanzo del ciclo di Alastor, non il terzo. Questo, almeno, nell’ordine in cui i romanzi sono stati scritti. Dopo Trullion: Alastor 2262 Jack Vance scrisse Wyst: Alastor 1716, che però per varie vicessitudini venne pubblicato dopo il terzo, Marune: Alastor 933.
Wyst racconta una società utopica, quella della città di Arrabus. Un sistema sociale simile per certi versi a quello anarchico dei Reietti dell’altro pianeta di Ursula K. Le Guin (che, ricordiamo, era una fan di Jack Vance). Curiosamente, i due romanzi sono stati scritti negli stessi anni; quello di Le Guin uno o due anni prima. La grossa differenza è che l’utopia di Jack Vance è abitata dagli esseri umani, come li vede Jack Vance: pigri, gretti, profittatori. Forse più realistici degli idealisti di Le Guin? A ognuno il suo giudizio.
Wyst: Alastor 1716
Il libro
Arrabus, su Wyst, pianeta 1716 dell’ammasso di Alastor, è un’utopia. Un sistema sociale nel quale tutti hanno diritto al cibo e a una casa, e possono passare il loro tempo nella ricerca dell’autorealizzazione, del piacere e della frivolezza. Hanno solo l’obbligo di lavorare almeno due ore alla settimana, in lavori che vengono loro assegnati, e altre due devono dedicarle alla manutenzione dell’isolato dove vivono.
Jantiff Ravensroke arriva da un pianeta molto più “normale”, Frayness. È un artista, e vuole solo scoprire l’universo e sé stesso. Ma il fascino utopico di Arrabus dura poco: Jantiff scopre ben presto che l’utopia ha tante pieghe nascoste tutt’altro che piacevoli. E in una di queste pieghe finirà per trovarsi coinvolto lui stesso, a rischio della propria vita.
L’autore
Jack Vance (1916-2013) è stato uno dei più grandi autori di fantascienza e fantasy, e certamente tra i più amati dal pubblico. Dopo una serie di lavori di ogni genere, durante la Seconda guerra mondiale si arruola nella marina mercantile e gira il mondo. In questo periodo comincia a scrivere il ciclo della Terra Morente. Tra gli Anni cinquanta e settanta viaggia, in Europa e nel resto del mondo, traendo da queste esperienze esotiche gli spunti per i suoi romanzi: Il pianeta gigante, I linguaggi di Pao, il ciclo di Durdane. Nella sua carriera ha scritto decine di romanzi di fantascienza, fantasy e gialli, per un totale di oltre sessanta libri; tra i titoli più famosi ricordiamo i cicli di Tschai, di Lyonesse, dei Principi demoni, di Alastor. Storie ricche di fascino, di personaggi indimenticabili, narrate con uno stile elegante e immaginifico.
Delos Digital in collaborazione con Spatterlight si è data l’impegno di riportare sul mercato le opere di questo grande autore.
Jack Vance, Wyst: Alastor 1716
(Wyst: Alastor 1716), Delos Digital, I mondi di Jack Vance 9, isbn: 9788825429244, ebook formato kindle (su Amazon.it) o epub (sugli altri store)
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