Il Consiglio provinciale di Terni
ha approvato, con sei voti favorevoli e due contrari, il
rendiconto di bilancio 2023: la manovra registra un avanzo
disponibile per oltre 5 milioni e 300 mila euro, superiore a
quello del rendiconto precedente che era stato di circa 2
milioni e 800 mila euro.
E’ quanto si legge in una nota dell’ente, nella quale si
sottolinea che “sul rendiconto, fra le altre cose virtuose,
influisce la positiva chiusura delle partite di riconciliazione
debiti-crediti che la Provincia ha da tempo avviato con numerosi
altri enti, fra cui, in particolare, la Regione la cui intesa è
stata raggiunta recentemente”.
“E’ un risultato molto importante – ha commentato la
presidente Laura Pernazza – frutto della grande attenzione ai
conti che questa amministrazione si è posta come priorità fin
dall’inizio del mandato. Avevamo preso in carico gestioni
passate che per una serie di ragioni anche contingenti avevano
fatto registrare situazioni complicate. Oggi abbiamo un ente con
i conti in ordine e che, anche grazie al miglioramento continuo
delle gestioni, ha maggiori possibilità rispetto al passato. In
questo quadro la riconciliazione debiti-crediti, ormai in via di
conclusione, soprattutto con la Regione, è una delle azioni più
importanti per assicurare all’ente ulteriori risorse”.
“Questa condotta virtuosa e attenta – ha osservato ancora la
presidente – ci ha permesso anche di fare nuove assunzioni per
potenziare la macchina amministrativa, pagare tempestivamente i
fornitori, i cui tempi sono al di sotto dei 30 giorni, fare una
revisione delle spese di contenzioso e legali che, grazie alla
creazione di un’avvocatura interna ci permette di risparmiare
notevoli risorse, e operare un generale miglioramento delle
performance e delle capacità di spesa. Ringrazio gli uffici
preposti che hanno svolto nel tempo un lavoro molto importante e
impegnativo”.
“Ringrazio tutti per il lavoro di squadra – ha affermato il
vice presidente Gianni Daniele – che ci ha permesso di impostare
un modello operativo molto positivo in grado di produrre
risultati importanti. Sono orgoglioso di essere stato parte di
questo processo di innovazione e miglioramento e spero che il
Governo centrale possa dare il via ad una nuova fase per le
Province che sono organi fondamentali nel rapporto con i Comuni
e fra questi e la Regione”.
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