Un piccolo miracolo è stato creato. Un pupazzo di neve alto appena 10 µm, un quinto dello spessore di un capello umano, è nato presso il National Physical Laboratory (NPL) nel Regno Unito. Questo capolavoro in miniatura realizzato nel 2009, è il risultato di tecniche di nanofabbricazione e apre la strada a un futuro di innovazione.
Il corpo del pupazzo di neve è composto da due minuscole perle di stagno, normalmente utilizzate per calibrare le lenti dei microscopi elettronici. Questi elementi, infinitamente piccoli, sono stati saldati insieme con precisione chirurgica utilizzando una quantità infinitesimale di platino, metallo prezioso noto per la sua durabilità e resistenza alla corrosione. Trovate un video a fine articolo.
Per aggiungere i dettagli più fini, come gli occhi e il sorriso, il team di ricerca si è affidato a una tecnica all’avanguardia: il focused ion beam (FIB). Questo strumento paragonabile a uno scalpello di ioni, ha permesso di scolpire i lineamenti del pupazzo di neve con una precisione nanometrica, dirigendo un flusso di ioni sul materiale. Infine, un minuscolo pallino di platino più piccolo di un micrometro è stato depositato per formare il naso, completando l’opera.
La nanofabbricazione ci permette di esplorare questo territorio inesplorato: nell’elettronica, la capacità di manipolare i materiali su scala nanometrica ha portato allo sviluppo di componenti più piccoli e efficienti. I transistor hanno beneficiato di queste tecniche, consentendo la produzione di processori più veloci e potenti, paragonabili al salto evolutivo dal telegrafo allo smartphone.
Nel campo della medicina, la nanotecnologia sta aprendo la strada a trattamenti e diagnostiche rivoluzionarie. Nanoparticelle ingegnerizzate possono essere utilizzate per trasportare farmaci direttamente alle cellule tumorali, minimizzando i danni ai tessuti sani, come un GPS molecolare che guida le medicine verso la loro destinazione