Che Embracer non navighi in buone acque è cosa nota a tutti, d’altronde negli ultimi anni nemmeno nascondersi sotto terra avrebbe permesso di ignorare i casini in cui è stato coinvolto questo specifico colosso dell’intrattenimento. Nonostante i tanti tagli, i molteplici progetti cancellati e le problematiche finanziarie, però, molti publisher e sviluppatori legati all’azienda sono ancora in piena attività, e in particolare ogni anno THQ ci tiene a svelare buona parte dei suoi titoli in lavorazione durante un interessante showcase di circa un’ora.
Noi abbiamo potuto seguirlo in anteprima, così da aver già pronte le analisi di quanto visto. Tra seguiti e remake abbastanza garantiti, però, a catturare più di ogni altro gioco la nostra attenzione è stata una nuova produzione ad opera di Weappy (team noto per il piacevole This is the Police). Il nome del gioco è The Eternal Life of Goldman e quanto presentato rappresenta uno stacco netto rispetto a tutto ciò che questi sviluppatori hanno creato in passato: è un platform 2D, animato con una cura certosina a mano, oltre ad essere ispirato a fiabe non propriamente per i più piccini. Vediamo cosa ci aspetta.
Pogo stick, amore mio
Ad una prima occhiata, vuoi per lo stile molto cartoonesco dei personaggi o per le animazioni di altissima qualità, The Eternal Life of Goldman sembra un gioco dall’estetica quasi disneyana. In verità, però, ci si rende conto subito di come l’universo dove il protagonista – un vegliardo di nome Goldman, appunto – si muove sia piuttosto dark, perché apparentemente basato su storie popolari e favole ebraiche, mesopotamiche e greche ben più crude di quanto sia lecito pensare, cosa peraltro confermata dall’aspetto alquanto inquietante di certi nemici e boss visti nel trailer.
Durante la presentazione non ci è stato rivelato troppo della storia (anche perché sembra sarà più profonda e interessante del previsto), ma il gioco sembra partire di botto, con l’arrivo del vecchio Goldman su un’isola misteriosa dove tutto ha preso fuoco per qualche motivo non meglio precisato. Quali siano le sue motivazioni però importa poco, è il look del gioco a conquistare immediatamente: l’impatto visivo è davvero notevole e accompagnato da una colonna sonora curata quanto le animazioni; l’estetica forse non sarà ricercata quanto quella di Cuphead, eppure la fluidità dell’azione sembra molto simile, se non a tratti addirittura superiore.
Goldman non ha proiettili a disposizione però: il protagonista del gioco di Weappy è un vecchietto barbuto armato solo di bastone, la cui manovra primaria è il classico “pogo stick” reso famoso principalmente da Ducktales. La prima fase del gioco mostrata, in realtà, si concentrava proprio sulla possibilità di potenziare questo curioso strumento, con pezzi in grado di potenziare il salto per raggiungere zone più alte, o un semplice manico con cui tirare corde o attaccarsi ad appigli specifici per avanzare. Nel trailer mostrato i poteri sembrano comunque diventare rapidamente molto più variegati: campi di forza, pompe d’aria che possono venir usate per gonfiare oggetti e/o nemici, corde dalla distanza per avvicinare piattaforme… la varietà è tale da far pensare a un metroidvania, nonostante gli sviluppatori abbiano precisato come nel gioco non ci sia backtracking.
Sempre stando al team di sviluppo, peraltro, The Eternal Life of Goldman non è pensato per essere particolarmente brutale, ma impegnativo sì e, nonostante le prime fasi ci siano parse gestibilissime, molte scene mostrate nel trailer mostrano chiaramente una certa complessità nelle fasi di boss e livelli, oltre alla necessità di usare le proprie abilità con furbizia e precisione per avanzare.
Sembra peraltro sia possibile modificare sul momento i pezzi del bastone, utilizzando quindi più abilità a piacere, ma adesso non è chiaro se i livelli saranno strutturati sempre con tutte le capacità di Goldman in mente, o con l’intento di sfruttare i nuovi poteri solo saltuariamente e in fasi molto specifiche. La gestione degli ostacoli e l’integrazione delle abilità nella campagna sarà molto importante per valutare la qualità complessiva del gioco. Di certo è stato piacevole constatare come già il boss introduttivo costringesse a utilizzare l’abilità del manico per avanzare, nonostante si trattasse di uno scontro alquanto facile.
Non c’è molto altro da dire: il gioco è davvero splendido da vedere e se la qualità del design raggiungerà lo stesso livello di quella estetica potremmo avere per le mani davvero una perla inaspettata nel genere. Siamo seriamente curiosi di affrontare questa strana avventura.
Animato con una cura maniacale e splendido da vedere, The Eternal Life of Goldman è stato una vera sorpresa durante lo showcase di THQ. Rispetterà le notevoli prime impressioni, o inciamperà una volta analizzato a fondo? Per ora possiamo solo aspettare, ma è comunque bello vedere un gioco del genere nella lista dei nuovi progetti della casa.