Come dimostrano i ‘porting impossibili’ su Nintendo Switch dei titoli tripla A e l’annuncio dell’arrivo su PS4 e Xbox One di Star Wars Jedi Survivor, molti dei videogiochi approdati in esclusiva su piattaforme current-gen potrebbero girare tranquillamente su PlayStation 4 con un opportuno downgrade grafico.
Star Wars Outlaws
Il primo dei videogiochi ‘only nextgen’ che ci viene in mente è Star Wars Outlaws: l’avventura sci-fi di Ubisoft Massive approdata di recente su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S avrebbe fatto felici tantissimi appassionati del genere su PS4 e Xbox One, anche a costo di un downgrade nella definizione delle texture e nella qualità del sistema di illuminazione.
Come vi raccontiamo nella nostra recensione di Star Wars Outlaws, il principale punto di forza dell’odissea spaziale di Ubisoft non è tanto il suo (seppur ottimo) comparto grafico, quanto piuttosto la sensazione restituita dal suo gameplay votato alla libertà. Il team di Massive Entertainment, inoltre, ha dalla sua l’enorme esperienza maturata nell’ottimizzazione del Frostbite Engine su piattaforme last-gen, da qui il rammarico per il mancato arrivo di Star Wars Outlaws su PS4.
Black Myth Wukong
Anche per quanto riguarda Black Myth Wukong sarebbe stato davvero interessante assistere al suo approdo anche su PlayStation 4. D’accordo, l’avventura di Game Science con protagonista il Re Scimmia ha venduto milioni di copie al lancio, eppure ci sono tantissimi appassionati del genere che possiedono PS4 e si chiedono perché non hanno potuto contribuire al successo di questo ormai celebre titolo.
Inoltre, Black Myth Wukong gira bene su Steam Deck, di conseguenza perché scartare a priori l’ipotesi di un porting su PS4, una console dall’hardware più performante della piattaforma ibrida di Valve?
Stellar Blade
L’avventura fantascientifica di Shift-Up non adotta l’ultimissima versione di Unreal Engine ma si appoggia alla quarta generazione del noto motore grafico multipiattaforma di Epic Games, una versione che, è bene ricordarlo, è stata adottata da tantissimi altri videogiochi dell’era PS4.
A rigor di logica, quindi, alla software house sudcoreana sarebbero bastati un semplice downgrade degli asset grafici e una gestione oculata della risoluzione dinamica e del framerate per portare l’odissea spaziale di EVE anche su sistemi della passata generazione, per la gioia dei milioni di fan del genere che avrebbero accolto di buon grado Stellar Blade nella propria ludoteca PlayStation 4.
Rise of the Ronin
Anche l’action adventure di Team Ninja rientra nel novero dei videogiochi che avrebbero tratto giovamento dall’arrivo anche su PlayStation 4: la scelta operata dagli sviluppatori giapponesi di lanciare il titolo in esclusiva assoluta su PlayStation 5, escludendo persino l’approdo su PC, avrebbe certamente facilitato la realizzazione di un porting PS4.
Pur con tutte le migliorie tecniche apportate dagli autori nipponici anche grazie ai Major Update post-lancio di Rise of the Ronin, la genesi cross-gen del progetto emerge in ogni suo aspetto ludico e contenutistico, da qui le nostre considerazioni sull’occasione sprecata dal mancato approdo su PlayStation 4.
Final Fantasy 7 Rebirth
Non è mai simpatico iniziare una trilogia su una console per poi ritrovarsi costretti a cambiare piattaforma già dal secondo capitolo: dietro al mancato successo commerciale di Final Fantasy 7 Rebirth su PS5 (quantomeno nella misura indicata dalle previsioni di vendita iniziali di Square Enix) potrebbe esserci proprio questo sbaglio strategico commesso dal publisher e sviluppatore giapponese, in ragione della forte impronta narrativa della riedizione attualizzata del capolavoro GDR originario.
Pur essendo strutturata come una storia standalone pensata per risultare accessibile anche a coloro che non hanno giocato il primo Remake, l’esperienza interattiva offerta da FF7 Rebirth avrebbe fatto un figurone su PS4 anche a fronte di pesanti compromessi a livello grafico.
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