Campiello 2024 a Federica Manzon: «Dedicato a chi attraversa i confini»

Premiata l’unica donna nella cinquina. La scrittrice preferita ad Antonio Franchini (secondo classificato), Emanuele Trevi, Michele Mari, Vanni Santoni

di Marisa Fumagalli

Premiata l’unica donna nella cinquina. La scrittrice preferita ad Antonio Franchini (secondo classificato), Emanuele Trevi, Michele Mari, Vanni Santoni

Si alza il sipario al Gran Teatro La Fenice, e subito va in scena l’orgoglio degli imprenditori veneti, per bocca di Enrico Carraro, che presiede anche la Fondazione Campiello. Omaggio ai fondatori del Premio, che ebbe inizio nel 1962, in tempi ancora difficili, nel felice connubio di impresa e cultura. La serata finale della 62 edizione, sabato 21 settembre, in diretta su Rai5, condotta da Francesca Fialdini e Lodo Guenzi. Con le incursioni musicali di Luca Barbarossa e di Franco Mussida. Sul palco sfilano gli scrittori finalisti. Che si raccontano. Ma chi ha vinto? Mentre, dietro le quinte, si lavora allo spoglio dei voti assegnati dalla Giuria popolare, mentre cresce l’attesa. Non detto che il vincitore sia il primo della cinquina, indicato dalla Giuria dei Letterati, guidata da Walter Veltroni. Infatti, cos succede: arriva il verdetto popolare, e il favorito Antonio Franchini, con Il fuoco che ti porti dentro (Marsilio) ottiene il secondo posto (78 voti), sorpassato da Federica Manzon (al terzo posto per la Giuria dei letterati), unica donna. lei la vincitrice del Campiello (101 voti) con il romanzo Alma (Feltrinelli). Al terzo posto si piazza invece Emanuele Trevi (66 voti) con La casa del Mago (Ponte alle Grazie); al quarto Michele Mari (33) con Locus Desperatus (Einaudi), al quinto Vanni Santoni (6) con Dilaga ovunque (Laterza).

Hanno votato complessivamente 287 giurati popolari su 300 aventi diritto. Il romanzo di Federica Manzon narra il ritorno a Trieste della protagonista, gi fuggita dalla citt giuliana per rifarsi una vita lontano. Ora tornata per raccogliere l’imprevista ed inattesa eredit di suo padre, uomo senza radici, pieno di fascino ma sfuggente. Identit, memoria e Storia — personale, familiare, delle terre in cui la narrazione ambientata — si cercano e si sfuggono continuamente. Dedico questa vittoria alle persone che stanno attraversando il confine — dice emozionata Manzon — e che sognano non tanto il futuro ma il presente.

Il presidente della Giuria dei Letterati Walter Veltroni, che gi aveva espresso apprezzamento per la cinquina (equilibrata, varia, pluralista), nell’incontro con i giornalisti ha anticipato l’annuncio che avrebbe fatto nel corso della serata: dopo quattro anni, passa la mano. La prossima edizione del Campiello avr un’altra figura alla guida del Premio. Sottolinea Veltroni: stata un’esperienza interessante, quattro anni di lavoro in totale autonomia, nessuna interferenza n interna n esterna. Ma c’ di pi: dall’anno della fondazione in poi, il Premio ha esteso la sua rete culturale, con altri riconoscimenti. Puntando soprattutto sulle giovani generazioni. Il Campiello Giovani, per cominciare. Concorso riservato ai ragazzi dai 15 ai 21 anni, ormai alla 29 edizione. Supportato con convinzione dalla Fondazione Campiello, a Venezia gode di uno spettacolo dedicato al Teatro Goldoni, Note e Parole, alla vigilia della serata al Gran Teatro La Fenice. Giulia Arnoldi, diciottenne di Dalmine (Bergamo), la vincitrice del 2024, con il racconto Appena prima dell’ultimo accordo. La Giuria, rilevando in primis un apprezzabile miglioramento della qualit media della scrittura di tutti i cinque racconti finalisti rispetto agli ultimi anni, cos ha motivato la scelta: Giulia Arnoldi in poche pagine orchestra sapientemente un crescendo di tensione narrativa ancorata a una vicenda bellica e raccontata attraverso un io narrante che anche voce epistolare. Essa si dispiega lettera dopo lettera in un diminuendo che conduce fino alla morte, suscitando una riflessione purtroppo attuale sulla violenza implacabile della guerra.

Dal Campiello Giovani al Campiello Junior, promosso dalla Fondazione Pirelli (due sezioni 7-10 anni e 11-14 anni, vincitori Angelo Petrosino e Daniela Palumbo), al Campiello Natura (vincitrice 2024 Emanuela Evangelista con Amazzonia. Una vita nel cuore della foresta, Laterza), al riconoscimento speciale per la sostenibilit sociale e ambientale, attribuito al racconto Diario di Alfred Bosch di Olaf Mugnai.

Tra i premi collaterali spicca il Campiello Opera Prima (dal 2004). Sul podio l’opera di Fiammetta Palpati, La casa delle orfane bianche (Laurana editore). Infine, il Premio Fondazione Campiello alla carriera a un’insigne personalit del mondo culturale. Il premiato Paolo Rumiz, triestino, scrittore e viaggiatore. Il suo commento: Qui sento l’odore e la fisicit del libro; ci ci consente libert in un mondo in cui incombe la rete. Siamo arrivati in un momento della nostra storia in cui non basta pi fare letteratura, bisogna fare narrazione. E l’intellettuale non pu chiamarsi fuori. La politica, specie tra le “anime belle” della sinistra, sta perdendo vocaboli. Il compito dello scrittore quello di rifornire di parole il quadro politico per consentirgli di riempire il discorso di emozionalit.

La Giuria dei Letterati, guidata da Walter Vetroni, composta da Pier Luigi Battista, Alessandro Beretta, Federico Bertoni, Daniela Brogi, Silvia Calandrelli, Edoardo Camurri, Chiara Fenoglio, Daria Galateria, Lorenzo Tomasin, Roberto Vecchioni, Emanuele Zinato.

21 settembre 2024 (modifica il 22 settembre 2024 | 00:14)

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