“Il lusso
si salva, soprattutto quando è un lusso tecnologico, con
l’anima”. Lo ha detto, commentando il momento del comparto auto,
l’industriale emiliano Tonino Lamborghini, 77 anni, intervenuto
alla cerimonia del premio San Michele d’Oro che ogni anno il
comune di Castiglion Fiorentino (Arezzo) assegna a personalità
che si sono distinte nei loro settori. Quest’anno il
riconoscimento è andato al commendatore, erede della famiglia
dell’omonima casa automobilistica. In particolare Lamborghini,
si legge nella motivazione, “è sinonimo, in tutto il mondo, di
made in Italy, promuove lo stile e il gusto italiani attraverso
un marchio di lifestyle experience dedicato alla creazione di
accessori di lusso, progetti di design, real estate, hospitality
e luxury beverages”.
Tonino Lamborghini, accompagnato dalla figlia Ginevra, è
arrivato a Castiglion Fiorentino nel pomeriggio, visitando
chiese e musei della cittadina della Valdichiana. “Questo lembo
di Toscana al confine con l’Umbria mi piace molto. Mio padre
aveva un’azienda agricola con campo da golf a Panicarola, mentre
a Foligno tanti anni fa ho fondato una fabbrica di vetture
elettriche che mi compravano solo i sindaci per far bella figura
e far vedere che erano ecologici. In realtà non la usavano
perché non c’erano le colonnine”, ha detto scherzando.
In merito al momento difficile del mercato automobilistico,
l’industriale emiliano ha sottolineato come il settore lusso
possa continuare a reggere, a patto però che le auto non siano
solo estetica ma anche tecnologia. “Le auto sono come una bella
donna, va bene l’apparenza ma se non c’è l’anima poi la donna
invecchia e non rimane nulla. Anche nelle auto ci vuole estetica
e tecnologia e l’Italia offre altissima tecnologia. Io porto il
mio nome nel mondo con successo. Ultimamente ho trovato un’altra
strada ovvero grandi palazzi e grandi alberghi. Sono stato tra i
primi, così come lo fui per le auto elettriche trent’anni anni
fa, ancora rappresentano il 7% del mercato ed essere stato il
primo riempie di soddisfazione, così come portare in giro
l’Italia nel mondo”, ha poi concluso ricevendo il San Michele
dalle mani del sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli.
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