Se siete avvezzi al settore cinematografico avrete di certo sentito parlare di Saltburn, pellicola che uscita direttamente sulla piattaforma Prime Video e che, sin dall’inizio, ha fatto discutere critica e pubblico. Il film è pieno di momenti che mettono alla prova la “comfort zone” dello spettatore, ma non è il solo elemento d’interesse.
Ecco infatti che, mentre vi suggeriamo di leggere la nostra recensione di Saltburn, in una recente intervista per The Wrap, la regista Emerald Fennell ha avuto modo di rispondere ad alcune domande specifiche relative al suo ultimo progetto.
La pellicola con protagonisti Barry Keoghan e Jacob Elordi infatti, nasconde sotto la superficie molto di più di quanto non sembri. In particolare però, le è stato chiesto un parere in merito ad alcune reazioni che pubblico e critica hanno avuto vedendo il suo film, confrontandolo direttamente con Promising Young Woman.
Quest’ultimo lungometraggio infatti, si presenta come apertamente femminista, mostrando una realtà in cui gli uomini sono soltanto personaggi negativi. Per quanto riguarda il suo recente lavoro invece, la Fennell ha deciso paradossalmente di incentrarsi proprio su questi ultimi, lasciando da parte il favoreggiamento verso le donne.
“Essere una regista donna è già di per sé un atto femminista“, ha risposto la cineasta.
“Promising Young Woman era così personale, ed anche molto politico. Con Saltburn volevo fare qualcosa di diverso, creare un mondo senza tempo. Ma credo che anche quest’ultimo, a suo modo, sia a favore del genere femminile, anzi ne sono sicura perché tutto ciò che faccio lo è, io vivo così la mia vita“.
Voi che ne pensate? Se ve la foste persa, ecco anche la nostra recensione de Il Sacrificio del Cervo Sacro.