L’invenzione del telecomando avvenne grazie a questo bizzarro motivo

Uno degli strumenti più utilizzati del mondo venne inventato per abbassare l'audio delle pubblicità e per cambiare canale, senza alzarsi dal divanoConsiderato una delle invenzioni più importanti dello scorso secolo, il telecomando è presente nelle nostre case…

Considerato una delle invenzioni più importanti dello scorso secolo, il telecomando è presente nelle nostre case da oltre 65 anni. Oggi ci permette di cambiare canale, di gestire a distanza diversi elettrodomestici e di giocare ai videogiochi, evolvendosi nei vari controller da gaming che conosciamo.

Non sono tuttavia in molti a sapere che la sua invenzione avvenne grazie all’ostilità di una persona nei confronti della pubblicità. Eugene McDonald era negli anni 50 il presidente della Zenith Elettronics, una delle principali aziende tecnologiche di quel periodo. La sua azienda era tra le principali che distribuivano televisioni nelle case degli americani e si era distinta per la messa in circolazione dei primi tubi catodici in grado di trasmettere a colori. Degli oggetti molto rari, in quel periodo, tanto da essere considerati di lusso.

Le vendite andavano abbastanza bene, ma c’era un dettaglio di questo nuovo mezzo di comunicazione che indisponeva McDonald profondamente, tanto da indurlo a non accendere mai il proprio televisore a casa: le pause pubblicitarie.

McDonald amava molto il cinema e apprezzava tutti i programmi di varietà che all’epoca riempivano i teleschermi statunitensi. Mal sopportava invece quando le reti televisive interrompevano improvvisamente i programmi, inserendo fuori contesto e senza preavviso le pubblicità. Secondo lui gli spot tradivano il patto con il pubblico e rendevano troppo lunghe e noiose le trasmissioni.

All’epoca si poteva già fare lo zapping, ma gli spettatori erano costretti ad alzarsi dal divano, a raggiungere la manopola della televisione e a sintonizzarsi su una frequenza differente. Un processo che, oltre ad essere tedioso, surriscaldava i circuiti interni della televisione, a differenza degli elettrodomestici moderni.

Fu così che a metà anni Cinquanta McDonald ebbe un’intuizione. Chiese ai propri ingegneri di inventare uno strumento che gli consentisse di abbassare il volume della sua televisione o di cambiare canale, rimanendo comodamente seduto sulla propria poltrona. I suoi ingegneri accettarono la sfida e conoscendo la pigrizia del loro presidente, nell’arco di pochi mesi, produssero dei prototipi.

Il primo modello di telecomando ad essere commercializzato si chiamava Flashmatic e fu progettato da un ingegnere chiamato Eugene Polley. Entrò nel mercato nel 1955, ma non vendette molto, perché era un telecomando collegato alla televisione attraverso una periferica. Usava pochissima ingegneria elettronica ed era per di più uno strumento meccanico.

Questo primo modello fu comunque importante per la storia del medium, visto che ispirò un altro ingegnere, Robert Adler, a inventare un anno più tardi il primo telecomando senza fili, che usava onde sonore per comunicare col televisore.

All’inizio i telecomandi non ebbero molto successo di pubblico, poiché costavano molto e la televisione doveva ancora diffondersi negli Stati Uniti e in Europa. Cominciarono a diffondersi velocemente solo a metà degli anni Settanta e Ottanta, quando Adler introdusse un’importante innovazione, inventando il telecomando senza fili che usava la luce.

A McDonald e a Polley va comunque il merito di aver avuto l’intuizione giusta e nell’aver proposto per primi una soluzione… alle pubblicità moleste.

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