Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? In chiaro direi che ci possiamo rivedere un classico di Carlo Verdone, prodotto e supervisionato da Sergio Leone come “Troppo forte” con Stella Hall, Sal Da Vinci e Alberto Sordi in un ruolo che doveva fare Leopoldo Trieste. Carlo nel film è l’aspirante attore di Cinecittà Oscar Pettinari, coatto campione di flipper (come dimostra la strepitosa scena iniziale), provetto motociclista (la gara è girata da Leone), ma anche coatto che racconta le sue celebri avventure alla Mario Brega durante la lavorazione del film alla Margheriti La palude del caimano.
“Tutti lo sanno quello che m’è successo dentro quella palude, tutti, pure i sassi. Un ponte de liane alto 40 metri, va bene? Sotto una palude che faceva schifo, marrone, piena zeppa de: barracuda, caimani, coccodrilli, piranhas, tutto!…”. Quello che “Io c’ho gli anticorpi co du coglioni così, spero che me prende l’aids perché in due minuti lo sdereno!” e quello del “Se me gira, je faccio causa a Stallone, ‘o mando a fa er gelataro a New York, ma che me frega!”.
Su Iris alle 21 avete invece “Caccia a Ottobre Rosso”, diretto nel 1990 da John McTiernan con Sean Connery, Scott Glenn, Alec Baldwin, Joss Ackland, Tim Curry, Sam Neill, Joss Ackland, James Earl Jones, dove si celebra la prima apparizione dell’uomo della Cia ideato da Tom Clancy, cioè Jack Ryan, qui interpretato da Alec Baldwin (visto che Harrison Ford non poteva…), che deve raggiungere il sommergibile atomico russo Ottobre Rosso al comando di Ramius, il grande Sean Connery (che ebbe il ruolo perché Klaus Maria Branduer si ruppe una gamba), pronto a disertare.
Canale 20 alle 21, 05 propone il film con maghi e truffe e maghi campioni di truffe “Now You See Me 2” diretto da Jon M. Chu con Jesse Eisenberg, Mark Ruffalo, Woody Harrelson, Dave Franco, Daniel Radcliffe. Mi era bastato il primo. Non per me. Ci sembra una gran caciara, già come progetto, questo curioso “Alice e Peter” diretto da Brenda Chapman con David Oyelowo, Angelina Jolie, Jordan Nash, Keira Chansa, Reece Yates, Anna Chancellor, Rai Movie alle 21, 10, dove si mettono assieme due classici per l’infanzia della letteratura inglese, “Alice nel paese delle meraviglie” e “Peter Pan”, si rendono fratelli i due protagonisti e se ne aggiunge un terzo, David, che nessuno ha mai sentito.
lino capolicchio dominique sanda il giardino dei finzi contini
Stroncato dalla critica. Ovviamente. “E’ una vergogna. C’è un sacco di talento buttato via nel film. Ma non funziona.” Riuscito invece il vecchio copione fordiano dei “Three Godfathers” trasportato dal west alla guerra in Iraq, “Three Kings”, diretto da David O. Russell con George Clooney, Mark Wahlberg, Ice Cube, Spike Jonze, che se la vedono col tesoro di Saddam Hussein.
Rai Storia alle 21, 10 propone “Il giardino dei Finzi Contini” di Vittorio De Sica, scritto da Ugo Pirro e Vittorio Bonicelli, tratto dal bestseller di Giorgio Bassani che non amava la versione di De Sica, avrebbe voluto che lo girasse Valerio Zurlini, interpretato da Lino Capolicchio, Dominique Sanda, Fabio Testi, Helmut Berger, Romolo Valli.
fabio testi il giardino dei finzi contini
Oscar per il miglior film straniero, ma venne candidata anche la sceneggiatura, firmata Pirro-Bonicelli, ma che aveva ben nove sceneggiatori. Vinse anche l’Orso d’Oro a Berlino, il David come miglior film. La musica venne scritta da Bill Conti ma firmata da Manuel De Sica. Fu Demofilo Fidani a offrire a De Sica un giovane Fabio Testi che faceva con lui un sotto-Tarzan per il suo primo ruolo importante.Raffaele Curi racconta di un set sessualmente scatenatissimo grazie a Berger e alla Sanda.
La7 alle 21, 15 propone invece “Il processo di Norimberga”, due episodi riuniti assieme (tre ore!) diretti da Yves Simoneau con Alec Baldwin, Brian Cox, Jill Hennessy, Christopher Plummer, Roger Dunn. Non male. Su Rai4 alle 21, 20 abbiamo “Regression” mistery demoniaco scritto, diretto e prodotto da Alejandro Amenabar, affermato regista di The Others, che torna qui al thriller e al cinema di genere dei suoi esordi.
Non con grandissimo successo, vista la massa di critiche negative che il film ricevette, anche se non è affatto così malvagio. Siamo nel Minnesota povero del 1990, tutto ricostruito in Canada, e il detective Bruce Kenner, il sempre ottimo Ethan Hawke, deve risolvere un caso difficile che a un certo punto si espanderà a macchia d’olio coinvolgendo tutta una piccola e fino allora tranquilla comunità.
regression di alejandro amenabar 3
Una ragazzina, Angela, interpretata da Emma Watson al suo sesto film dopo la saga di Harry Potter, confessa di essere stata violentata dal padre, John Gray, interpretato da un ottimo David Dendick, un meccanico ubriacone, che cerca di superare i problemi suoi e della sua famiglia con la fede, legandosi cioè alla Chiesa del Reverendo Beaumont, una specie di fanatico cattolico sempre in cerca del diavolo.
regression di alejandro amenabar 1
I Gray hanno seri problemi, visto che la mamma di Angela è morta, forse suicida, in un incidente di macchina, il fratello Roy è scappato in città, il più lontano possibile da tutti, e nasconde dei segreti, la vecchia nonna, è alcolizzata e difende il figlio da ogni accusa. Detto questo, John Gray, non ricorda assolutamente nulla riguardo la possibile violenza alla figlia e vive tutto questo con estremo dolore. Per capirci qualcosa, Kenner chiama uno psicologo, Kenner Raines, interpretato da David Thewlis, che con l’uso dell’ipnosi farà regredire nel tempo John Gray per cercare di arrivare alla verità.
Su Cielo alle 21, 20 arriva “Escobar – Il fascino del male” diretto da Fernando León de Aranoa con Javier Bardem, Penélope Cruz, Peter Sarsgaard, David Ojalvo, David Valencia. Il film venne presentato a Venezia dimostrando da subito le sue grandi qualità di polpettone supertrash.
Perché non solo non funziona niente, ma puntando tutto sui due suoi protagonisti, un Javier Bardem coi baffoni e la pancia che esagera davvero troppo in tutto, coca-puttane-mortiammazzati-occhiroteanti e una Penelope Cruz con gonna a palloncino nei panni della giornalista televisiva colombiana Virginia Vallejo che si innamora di lui e gli va dietro nell’eccesso di caratterizzazione, porta il film in una dimensione da fumetto che, per carità, si vede, ma come film è un mezzo disastro.
“E’ così trash che ti fa scordare le poche cose che sapevi su Escobar”, “ha i suoi momenti di guilty pleasur ma alla fine ti lascia un senso di vuoto”, “lungo, vuoto e sballato”. La critica di mezzo mondo lo ha massacrato. Con Bardem-Cruz pronti per le fiction più ovvie. Peccato perché sono due grandi attori. Magari non devono fare film assieme. C’è pure il povero Peter Sarsgaard come un agente della Cia che convince Virgina Vallejo a tradire il suo uomo, sempre più pazzo. Inoltre lui non vuole affatto lasciare la moglie e i figli per lei. Quindi…
mark wahlberg george clooney ice cube three kings
Tv2000 alle 21, 20 passa invece un film diretto e interpretato da Russell Crowe, “The Water Diviner” con Olga Kurylenko, Jai Courtney, Yilmaz Erdogan, Cem Yilmaz, Ryan Corr, dove, quattro anni dopo la disastrosa battaglia di Gallipoli, va in Turchia per capire che fine hanno fatto i suoi tre figli, mai tornati a casa.
Come ben sapete non venne considerato un successo “L’uomo d’acciaio”, il Superman ideato e diretto da Zack Snyder con Henry Cavill, Amy Adams, Russell Crowe, Kevin Costner, Diane Lane, Michael Shannon, Italia 1 alle 21, 20. Il cast può anche essere giusto, a cominciare da Henry Cavill come Superman e da Michael Shannon come Zod, ma non c’è nessun tipo di quella ironia fumettistica che avevano reso il Superman di Richard Donner e Christopher Reeve memorabile.
Passiamo alla seconda serata con l’interessante “Black Box – La scatola nera” di Yann Gozlan con Pierre Niney, Lou de Laâge, André Dussollier, Sébastien Pouderoux, Olivier Rabourdin, Rau 4 alle 23, 10, dove un tecnico studia dalla scatola nera cosa sia successo a bordo del volo Dubai-Parigi che si è schiantato sulle Alpi. Non allegrissimo.
Allegro è invece “In viaggio con papà”, Cine 34 alle 23, 15, che segna il grande incontro tra Alberto Sordi, anche regista, e Carlo Verdone, nei panni di suoi figlio. Mettiamoci anche Edy Angelillo, Tiziana Pini e Giuliana Calandra, come figlia, amante e moglie di Sordi e Angelo infanti come amante della moglie in una scena che fa piuttosto ridere.Il film non funzionò come avremmo sperato, ma Verdone era un po’ impacciato di fronte al suo maestro e Sordi non è mai stato un grande regista.
Su Iris alle 23, 50 torna il kolossal di guerra “Dunkirk” di Christopher Nolan con Fionn Whitehead, Aneurin Barnard, Harry Styles, Kenneth Branagh, James D’Arcy. Molto, forse troppo visto, il bel thriller di Roman Polanski “L’uomo nell’ombra”, Rai Movie alle 0, 35, con Ewan McGregor ingaggiato come ghost-writer del libro di memorie dell’ex primo ministro inglese, interpretato da Pierce Brosnan, che nasconde un bel po’ di notizie che sarebbe bene non sapere. Ci sono anche Kim Cattrall, Olivia Williams e un sempre strepitoso Eli Wallach.
ewan mcgregor l’uomo nell’ombra
Su 7Gold all’1 passa “Good – L’indifferenza del bene” di Vicente Amorim con Viggo Mortensen, Jason Isaacs, Mark Strong, Steven Mackintosh, Jodie Whittaker, dove un tranquillo professore si ritrova improvvisamente nazista osannata dal regime grazie a un libro che ha scritto riguardo a sua madre malata di demenza e alle sue terribili teorie su come eliminare il problema.
Cine 34 all’1, 35 propone un classico del poliziottesco all’italiana molto più politico del solito, “La polizia accusa: il servizio segreto uccide” di Sergio Martino con Luc Merenda, Tomas Milian, Mel Ferrer, Delia Boccardo, Paola Tedesco, Michele Gammino, Paola Tedesco, Gianfranco Barra, Carlo Alighiero, Claudio Gora. Complotti, caso Calabresi, c’è un po’ di tutto.
A un certo punto il fascistissimo Tomas Milian dice a Merenda: «Lei è malato di falsa democrazia. Il vostro errore è credere che tutti gli uomini siano uguali, mentre la realtà è ben diversa.»
Iris alle 2, 05 propone “Ragtime”, il kolossal che non fu il successo sperato prodotto da Dino De Laurentiis tratto dal capolavoro di E.L. Doctorow, pensato per la regia di Robert Altman ma alla fine, dopo gli scontri sul montaggio di “Buffalo Bill” tra regista e produttore, diretto da Milos Forman con Howard Rollins, James Cagney, Mary Steenburgen, Pat O’Brien, Elizabeth McGovern, Brad Dourif, Donald O’Connor, storia di un celebre pianbista di jazz nell’America razzista di inizio secolo.
A un mese dall’inizio della lavorazione, Forman si ritrovò senza Jack Nicholson. Lo sostituì con James Cagney, a 81 anni, che accettò la parte anche se per lui fu una bella fatica, malato, avvisato dai dottori che fare un altro film avrebbe potuto compromettere per sempre la sua salute. Invece decise di andare in Inghilterra a girare e fu molto generoso.
Per l’occasione tornarono in scena un suo vecchio compare di commedia come Pat O’Brien, l’unico attore al mondo capace di parlare velocemente come lui e Donald O’Connor, che aveva avuto parecchi problemi. Primo film per Samuel L. Jackson, Debbie Allen, Jeff Daniels, Andreas Katsulas. Da vedere.
Rete 4 alle 3 propone un ben più di culto “Il conte Dracula”, diretto da Jesus Franco con Christopher Lee come Dracula baffuto e dai denti storti, Klaus Kinski come Renfield, Herbert Lom come Van Helsing, la bellissima Soledad Miranda come Lucy, Maria Rohm come Mina, Fred Williams come Jonathan Harker. Ma ci sono anche dei fedelissimi di Franco, Paul Muller, Jack Taylor, Emma Cohen, Teresa Gimpera. Lee accettò a parte che il film fosse fedele al romanzo. Franco avrebbe voluto Vincent Price come Van Helsing, ma era sotto contratto con l’American International Pictures. Così chiamò Herbert Lom.
Kinski sul set mangiava davvero le mosche come il vero Renfield. Non ne dubitavo. Non si può dire un capolavoro, con tutti quegli zoom, ma certo non si può perdere se siete fan di Dracula o di Jesus Franco o di Christopher Lee o di Kinski.
Rai Tre alle 3, 25 propone un raro film di Jean-Luc Godard dove si ragioni sulla guerra e i suoi pericoli più sottili, “Les carabiniers” con Marino Masé, Albert Juross, Geneviève Galéa, Barbet Schroeder. Fu Roberto Rossellini, autore assieme a Jean Gruault della sceneggiatura, tratta dalla commedia di Beniamino Joppolo, a indicare a Godard Marino Masè per il ruolo di Ulysse, il contadino che diventa uno dei due carabiniers.
Chiuderei con uno dei grandi titoli di jean-Pierre Melville, “I senza nome” con Alain Delon, Bourvil, Yves Montand, François Périer, Gian Maria Volonté, Iris alle 4, 35, ma vedo che su Rai Movie alle 5 passa l’interessante esotico/erotico “Ultima estate a Tangeri” di Alexandre Arcady con una Valeria Golino ventenne supersexy, Thierry Lhermitte, Roger Hanin, Vincent Lindon, Jacques Villeret.
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