Lo scorso anno, OnePlus 11 ha rappresentato un convincente punto di svolta per un’azienda che da diverso tempo girava un po’ a fasi alterne e che faticava a trovare una effettiva e definitiva maturità, lontana parente di quella fucina di “flagship killer” che era agli esordi. Visto il successo di quel modello, non stupisce dunque che in questa recensione di OnePlus 12 andiamo a parlare di uno smartphone Android che prosegue sul cammino tracciato dal predecessore, apportando i dovuti aggiornamenti ad un dispositivo che punta senza remore alla fascia alta del mercato ma con la leva di un prezzo più contenuto di quello di molti competitor.
OnePlus 12 arriva dunque in un momento di grande slancio per la compagnia di proprietà di BBK Electronics, forte anche dell’accoglienza molto positiva riservata a OnePlus Open che ha ribadito come la dotazione tecnica e la qualità del comparto fotografico siano le direttive principali sulle quali si è indirizzato questo nuovo corso. Logico quindi attendersi grandi cose su questi due fronti anche da OnePlus 12: seguiteci nella recensione per scoprire se il dispositivo è stato all’altezza di queste notevoli aspettative.
Caratteristiche tecniche
OnePlus 12 è uno dei primi smartphone dotati del nuovo SoC octa-core Snapdragon 8 Gen 3 con GPU Adreno 750, che diventeranno ben presto tanti dal momento che si tratterà senza dubbio della scelta più gettonata per i flagship e gli alta gamma dei prossimi mesi. Sta di fatto che siamo di fronte al chip mobile più avanzato al momento di Qualcomm, un passo avanti rispetto al predecessore sotto ogni punto di vista pur mantenendo un processo produttivo a 4nm.
In tutta onestà è oramai complicato toccare con mano in maniera tangibile i progressi di questi SoC (+30% CPU e +25% GPU quelli dichiarati) al di là dei dati dei benchmark, perché spesso e volentieri sono sovradimensionati rispetto alle necessità dell’utente. Ciò nonostante è evidente che lo Snapdragon 8 Gen 3 rappresenti una sorta di garanzia per il futuro, ancora di più a fronte delle novità di OnePlus legate a tecnologie proprietarie indirizzate proprio al mantenimento delle prestazioni sul lungo periodo.
Tornando alla scheda tecnica, per quanto riguarda le memorie troviamo RAM LPDDR5X nei tagli da 12 e 16 GB, mentre l’archiviazione è su UFS 4.0 da 256 e 512 GB: praticamente il top disponibile sul mercato in fatto di velocità, rendendo il connubio col SoC particolarmente efficiente.
Ottima la presenza della porta USB-C 3.2 con velocità fino a 5 Gbps, che non pone limiti quindi al trasferimento di dati o alla riproduzione di contenuti su schermi collegati.
Un piccolo neo in una scheda tecnica tanto valida è senza dubbio da ricercare nella certificazione IP, che si ferma a un IP65 contro l’IP68 che sarebbe lecito attendersi su un flagship, e che di fatto rappresenta lo standard per gli smartphone top di gamma più recenti di molti altri produttori. Per chi non lo sapesse, la sigla indica con la prima cifra la protezione contro l’ingresso di solidi (quindi di polvere), la seconda contro l’ingresso di liquidi. Di conseguenza, mentre appunto per la polvere e i fumi c’è una condizione completamente ermetica, per i liquidi la garanzia è legata soltanto alla protezione dai getti d’acqua, e non per l’immersione. Un peccato.
Scheda tecnica OnePlus 12
- Dimensioni: 164.3 x 75.8 x 9.2 mm
- Peso: 220 grammi
- Display:
- LTPO AMOLED da 6,82 pollici
- Risoluzione 1440 x 3168
- Refresh rate a 120 Hz
- Luminosità di picco 4500 nit
- SoC: Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3
- GPU: Adreno 750
- RAM: 12/16 GB di tipo LPDDR5X
- Storage:256/512 GB di tipo UFS 4.0
- Fotocamere posteriori:
- Principale 50 MP, f/1.6
- Ultrawide 48 MP, f/2.2
- Teleobiettivo periscopico 64 MP, f/2.6
- Fotocamera frontale:
- 32 MP, f/2.4
- Connettività Wi-Fi: 802.11 a/b/g/n/ac/6e/7
- Bluetooth: 5.4 con A2DP/LE
- Sensori: Accelerometro, Giroscopio, Bussola elettronica, Prossimità, Impronte
- Colori:
- Silky Black
- Flowy Emerald
- Batteria: 5400 mAh
- Prezzo:
- 12 GB RAM + 256 GB | 969 €
- 16 GB RAM + 512 GB | 1099 €
Design
L’aspetto del design di OnePlus 12 si colloca in perfetta continuità con quello proposto da OnePlus 11, al punto che ci vuole una certa attenzione ai dettagli per distinguere l’uno dall’altro. Questo significa che nella parte posteriore, l’unica che di fatto permette agli smartphone moderni di presentare qualche tratto distintivo, si ritrova il corpo fotocamera circolare collocato in modo asimmetrico verso il lato sinistro, con un elemento di continuità che lo collega alla cornice. Sono stati mantenuti i quattro elementi separati, ma lo sfondo segue stavolta il colore del resto della scocca anziché staccare in nero come accadeva l’anno scorso. L’azienda cita come fonte di ispirazione il mondo degli orologi di lusso, dei cronografi con le loro complicazioni sul quadrante, e il parallelismo ci può stare, anche se in realtà non ci sono straordinarie spinte innovatrici nel design del prodotto.
Il retro è in Gorilla Glass 5. Nella parte frontale il display è invece protetto da un Gorilla Glass Victus 2, il top attualmente per quanto riguarda la protezione e la resistenza. I bordi laterali sono leggermente curvati, una soluzione premium che però non tutti amano particolarmente, motivo per cui è importante fare le proprie valutazioni personali a riguardo. Nella parte superiore e inferiore invece le cornici sono estremamente sottili, come è lecito attendersi da un prodotto di fascia alta.
Ai lati si trovano, oltre ai classici tasti di accensione e di volume e al connettore USB-C, l’iconico Alert Slider che è una specie di marchio di fabbrica per OnePlus, nonché una caratteristica che molti dei fan affezionati al brand desiderano ritrovare. Anche il trasmettitore a infrarossi non è una presenza molto frequente, per cui può far piacere a chi trova utile controllare dispositivi come tv, home theater, climatizzatori, stereo e via dicendo tramite lo smartphone.
Per quanto riguarda le dimensioni, queste sono cresciute leggermente rispetto al predecessore sia in altezza che larghezza che profondità e soprattutto nel peso, che raggiunge ora i 220 grammi. Quest’ultimo è probabilmente l’incremento che si percepisce di più nell’uso quotidiano, perché OnePlus 12 non è davvero uno smartphone leggero a maggior ragione impugnandolo con un una mano. Evidentemente gli ingegneri non hanno potuto fare miracoli di fronte ai miglioramenti dell’hardware e alla batteria applicati in questo nuovo modello.
Abbastanza singolare la proposta di colori, solo due dal momento che la compagnia non ha voluto portare in occidente anche la variante bianca presente invece sul mercato cinese: di conseguenza accanto al classico e serio Silky Black si accompagna il Flowy Emerald, un verde smeraldo con una goffratura ispirata, secondo l’azienda, alla natura. L’effetto è simile alle venature del marmo, molto particolare e quindi destinato a non piacere a tutti: a noi in tutta sincerità non ha affatto convinto, ma appunto è una faccenda personale. Quello che è più oggettivo è la scivolosità del telefono in mano, molto significativa e che suggerisce di applicare al più presto una cover (che non è inclusa nella confezione).
Display
Con OnePlus 12 la compagnia di Pete Lau ha deciso di non scendere a compromessi per quanto riguarda il display, che si colloca infatti tra i migliori in assoluto attualmente disponibili su uno smartphone.
Si tratta di un grande pannello OLED da 6,82 pollici di proporzione 19.8:9 con risoluzione 1440 x 3168 pixel e 510 ppi, con tecnologia LTPO che permette di adattare il refresh al contenuto passando in modo granulare da 1 a 120 Hz. Sono supportati HDR10, HDR10+, HLG e Dolby Vision, a conferma della bontà di questa componente dell’hardware. Si passa poi alla luminosità, e qui nella scheda tecnica si trova una di quelle trovate pubblicitarie che lasciano un po’ il tempo che trovano: i 4500 nit in HDR, cifra enorme, non sono effettivamente reali e raggiungibili se non in condizioni molto particolari e in porzioni di schermo. Più credibile il dato di 1600 nit in HBM, anche se sembra che il valore effettivo sia leggermente più basso: in ogni caso si tratta di una luminosità molto buona, che rende la leggibilità ottimale anche sotto la luce diretta e che permette di godere appieno dei contenuti video ad alta definizione.
Il supporto alla tecnologia ProXDR poi permette di osservare nella galleria delle foto (solo tramite l’app proprietaria di default) le immagini con e senza l’applicazione di essa: in estrema sintesi l’effetto è di un incremento localizzato e dinamico dei nit di alcune specifiche parti della foto, che appaiono quindi più luminose e brillanti. In certi contesti il risultato è gradevole, in altri troppo “sparato” e forzato.
Infine il sensore di impronte, collocato sotto lo schermo in posizione comoda per essere raggiunto, si è dimostrato sempre molto rapido e preciso.
Fotocamera
L’elemento fotografico di OnePlus 12 è composto da 3 sensori: 50 MP 1/1,4″ apertura F1,6 per la principale, 48 MP 1/2″ 114° Fov per l’ultrawide e 64 MP 1/2″ OIS per il teleobiettivo periscopico con zoom 3x. Chi ha buona memoria o segue con attenzione il mercato degli smartphone avrà notato che si tratta della stessa configurazione del OnePlus Open, con leggerissime differenze. La camera principale è basata sul Sony Lytia LYT-808, l’ultrawide usa un Sony IMX581 mentre l’ultrawide un OmniVision OV64B.
Come prevedibile da questa premessa, e a fronte della confermata collaborazione con Hasselblad, OnePlus 12 guadagna un giudizio davvero ottimo sotto questo aspetto in maniera analoga a quello del pieghevole. Poco da girarci attorno: si tratta di un cameraphone vero e proprio, e anche tra i migliori.
Ovviamente la parte del leone la fa la camera principale, che con luce diurna dà vita a scatti estremamente definiti, con colori saturi, un bel contrasto e un’ampia gamma dinamica. Forse ancora più impressionanti sono gli scatti in notturna, vero banco di prova per tutti gli smartphone a maggior ragione se di fascia alta. In questo caso la combinazione delle lenti col software OnePlus genera immagini incredibilmente pulite e con ridottissimo rumore, con risultati convincenti anche in condizioni complicate di illuminazione artificiale, e in ultima analisi quindi davvero tra le migliori che abbiamo avuto modo di osservare in questo ambito di utilizzo. Eccellenti anche i ritratti, con una riproduzione realistica della pelle e un effetto bokeh molto raffinato.
Più in generale tutti gli obiettivi di OnePlus 12 garantiscono risultati soddisfacenti, con una continuità e coerenza non comuni: lo smartphone offre un’ampia libertà creativa ai fotografi anche con tutta una serie di filtri e di impostazioni avanzate per chi vuole andare al punta e scatta.
Anche la selfie camera da 32 MP è valida, sebbene sia forse la più debole del lotto. In ogni caso è perfettamente adeguata per il compito a cui è chiamata.
I video possono raggiungere i 4K a 60 FPS con tutte le tre camere posteriori, e fino agli 8K 24 FPS con la principale. Quest’ultima è anche in grado di registrare in HDR Dolby Vision. Le riprese sono molto valide a tuttotondo, prive di reali difetti e con una stabilizzazione che lavora benissimo in tutte le condizioni.
Batteria
Buone notizie per quanto riguarda la batteria, che raggiunge una capacità di 5400 mAh in netta crescita rispetto ai 5000 mAh del predecessore, e più in generale posizionandosi parecchio in alto tra le analoghe proposte della concorrenza. Si tratta tra l’altro di un valore comune nei più recenti smartphone di BBK, segnale di un elemento di continuità tra i differenti brand in seno alla compagnia. L’autonomia è molto buona e tale da permettere di considerare anche l’ipotesi di concludere i due giorni di utilizzo, seppur non intensivo.
Ancora più stupefacente è invece la velocità di ricarica, che tramite il caricabatterie incluso nella confezione può raggiungere i 100 W attraverso la tecnologia proprietaria SUPERVOOC: un valore tra i più elevati del mercato, che consente di passare da 0 a 100% in soli 26 minuti e di arrivare a circa il 70% in un quarto d’ora. Si tratta di prestazioni eccezionali, con un progresso nel corso degli ultimi anni che ha reso sempre più risibile il tempo necessario per recuperare la piena autonomia. OnePlus 12 è inoltre compatibile con la ricarica wireless, e in tal caso si possono raggiungere i 50 W tramite AIRVOOC, che si traducono in 55 minuti per passare da 0 a 100%.
Disponibile infine anche la ricarica wireless inversa a 15 W, così da permettere di caricare un dispositivo compatibile attraverso lo smartphone.
Prestazioni e videogiochi
Ovviamente parlando di uno smartphone di fascia alta equipaggiato con quello che è uno dei SoC più potenti attualmente disponibili sul mercato, va da sé che le prestazioni sono notevoli come testimoniato dai nostri benchmark. Lo Snapdragon 8 Gen 3 e la GPU Adreno 750 non hanno problemi a mostrare i muscoli, raggiungendo punteggi molto elevati. Stranamente però il test con Geekbench 6 ha restituito di converso valori estremamente bassi, parecchio più sotto rispetto non solo agli altri smartphone con Snapdragon 8 Gen 3 che abbiamo testato, ma anche a telefoni di fascia media. Difficile capire quale sia il motivo, ma non escludiamo che si tratti di un bug o un problema dell’app dal momento che con gli altri benchmark i valori sono in linea con quanto atteso.
Per quanto riguarda le temperature però, appare evidente come il SoC tenda a scaldare se messo alla frusta e, nonostante il grande lavoro di OnePlus in termini di dissipazione tramite la tecnologia Dual Cryo-velocity VC e l’enorme camera di vapore, le prestazioni vengono limitate. Lo stress test di 3DMark restituisce una stabilità solo del 55% e, come mostra il grafico, per tenere a bada la temperatura all’interno dei 37 gradi vengono continuamente limitate le performance. Non ci stupiremmo comunque se futuri aggiornamenti ponessero almeno in parte rimedio al problema, perché non ci sono reali motivi per determinare una situazione del genere.
In ogni caso fin da ora OnePlus 12 è uno smartphone capace di gestire con grande scioltezza i videogiochi più complessi attualmente presenti sul mercato, e vista la scheda tecnica è chiaro che i settaggi grafici possono facilmente essere impostati sul massimo. Pur con i compromessi di cui abbiamo appena parlato, la potenza a disposizione resta ancora moltissima, motivo per cui non ci sono giochi in grado di mettere anche solo lontanamente in difficoltà lo smartphone. Ovviamente non può mancare poi la modalità dedicata che consente di mettere in pratica tutta una serie di ottimizzazioni tanto alle prestazioni quanto alla riduzione delle notifiche e delle distrazioni.
Esperienza d’uso
Per quanto riguarda l’esperienza d’uso, OnePlus 12 poggia sulla personalizzazione OxygenOS basata su Android 14. Pur con nomi differenti, la versione del sistema operativo installata sui telefoni OnePlus è ormai praticamente identica a quella dei Realme e degli OPPO, a fronte della fusione delle tre differenti declinazioni avvenuta qualche anno fa. Questo, se da una parte garantisce una certa continuità tra gli smartphone di brand differenti all’interno del comun denominatore BBK, dall’altra riduce gli spunti univoci dei singoli produttori. Detto ciò, va dato atto che la OxygenOS è un’interpretazione di Android molto convincente, pulita e affidabile, con un’estetica piacevole e sobria e di conseguenza l’uso di OnePlus 12 è quasi sempre gradevole. Apprezzabile poi la coerenza estetica tra le varie app di sistema, per nulla scontata.
Il supporto è garantito per 4 anni di major update e 5 di patch di sicurezza, un buon dato seppure abbastanza lontano dai 7 anni di Google e Samsung. La speranza è che sempre più produttori in futuro vogliano seguire le aziende leader sotto questo punto di vista, per aumentare la longevità di telefoni che ormai vengono sostituiti sempre con minore frequenza dai consumatori.
Il prezzo infine, di 969€ per la versione 12/256 GB che diventano 1099 per quella 16/512 GB, è adeguato e corretto in relazione alla dotazione. L’offerta di lancio, che abbassa a 999€ la variante più ricca, è senza dubbio interessante per chi desidera acquistare lo smartphone nel periodo iniziale, anche se inevitabilmente lo street price delle prossime settimane abbasserà ulteriormente la cifra.
Conclusioni
OnePlus 12 continua nel solco della buona strada iniziata dal suo predecessore proseguendo a grandi passi nella giusta direzione. Uno smartphone dalle caratteristiche davvero ottime a tutto tondo, con una scheda tecnica senza compromessi, un impianto fotografico eccellente, realizzato con attenzione e cura, equilibrato e in ultima analisi soddisfacente nell’utilizzo in qualsiasi ambito. Certamente alcuni dettagli possono essere migliorati, su tutti la certificazione IP65 e la longevità del supporto garantito che non è a livello dei produttori top, ma in linea di massima c’è poco da criticare in questo nuovo flagship della compagnia cinese.
PRO
- Comparto fotografico di primo livello
- Hardware con ben pochi punti deboli
- Ottimo display
CONTRO
- Né piccolo né leggero
- Certificazione IP65 deludente
- 4+5 anni di supporto: buono ma non al pari dei top