‘Servono competenze scientifiche’, la ricerca incontra le scuole

"Connettere il mondo della ricerca con il mondo delle imprese è fondamentale per la crescita del territorio in un'ottica sostenibile. Connettersi con il mondo della scuola lo è altrettanto, perché c'è bisogno di competenze scientifiche altamente qualificate".…

“Connettere il mondo della ricerca
con il mondo delle imprese è fondamentale per la crescita del
territorio in un’ottica sostenibile. Connettersi con il mondo
della scuola lo è altrettanto, perché c’è bisogno di competenze
scientifiche altamente qualificate”. Lo ha affermato Stefano
Fantoni, presidente della Fondazione Internazionale Trieste,
incontrando oggi a Trieste gli studenti delle scuole secondarie
di secondo grado all’evento “Scienza Industria e Sviluppo
sostenibile”, in vista di Big science business forum, in
programma a Trieste dall’1 al 4 ottobre.

   
Obiettivo dell’incontro, ha spiegato Fantoni, è
“sensibilizzare gli studenti sull’importanza delle carriere
scientifiche e illustrare l’importanza della formazione
nell’ambito delle discipline Stem”, che “consente loro di
acquisire quelle competenze altamente qualificate richieste dal
mercato”.

   
Dalle precedenti edizioni del Big science business forum è
emerso che le aziende ad alto tasso di innovazione tecnologica
incontrano difficoltà di reclutamento. Oggi è stato quindi
presentato il concorso Youth@Stem4sf per ispirare gli studenti e
in particolare le ragazze, a intraprendere studi nel campo delle
discipline Stem. Il concorso è legato ai temi del Bsbf e al
Decennio internazionale delle scienze per lo sviluppo
sostenibile: la premiazione si svolgerà durante il Bsbf.

   
“Il settore della ricerca scientifica e tecnologica – ha
osservato l’assessora regionale al Lavoro e Istruzione, Alessia
Rosolen – non può restare fuori dal dialogo tra scuole e
imprese, in particolar modo in una regione come la nostra in cui
hanno sede i principali enti nazionali e internazionali di
ricerca che molti ragazzi, spesso per disinformazione, vanno a
cercare all’estero”. “Le istituzioni e l’industria – ha aggiunto
– hanno bisogno di giovani preparati in grado di leggere la
contemporaneità e l’evoluzione della nostra società”.

   
“Troppo spesso – ha constatato Caterina Petrillo, presidente
di Area Science Park – la scienza è percepita come complessa,
poco attrattiva e troppo lontano dalla quotidianità. Mostrare in
che modo un risultato scientifico può essere alla base di
un’innovazione di processo o di prodotto con un impatto concreto
sulla vita di tutti, credo possa essere fonte di ispirazione per
i ragazzi”.

   
Sulla base dei dati dell’anno accademico 2021-22 diffusi
dalla Regione Fvg, gli studenti iscritti alle università di
Trieste e Udine, alla Sissa e ai conservatori sono
complessivamente 36.459. Le studentesse sono 20.137 (55%) e gli
studenti 16.322 (45%). Se si guardano invece le lauree Stem i
maschi sono 6.537 e le femmine appena 2.469.

   
Nelle Scienze umane e sociali ci sono 5.786 studenti e 11.005
studentesse, mentre in Scienza della vita sono iscritti 3.999
maschi e 6.663 femmine.

   
Analizzando infine il numero dei ricercatori e docenti degli
enti che compongono il Sistema scientifico e dell’innovazione
del Friuli Venezia Giulia (Sis Fvg) ci sono 2.137 uomini (64%),
1.222 donne (36%).

   

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