Lo Ied svela il prototipo della concept Hypercar Alisea

L'Istituto europeo di design di Torino (Ied) ha svelato la concept Hypercar Alisea, realizzatA dagli studenti del Master in Transportation Design in collaborazione con la casa automobilistica modenese che un quarto di secolo fa lanciò l'iconica biposto dis...…

L’Istituto europeo di design di
Torino (Ied) ha svelato la concept Hypercar Alisea, realizzatA
dagli studenti del Master in Transportation Design in
collaborazione con la casa automobilistica modenese che un
quarto di secolo fa lanciò l’iconica biposto disegnata da
Horacio Pagani. Si tratta del prototipo in scala 1:1 ed è una
vettura a due posti che sfida le convenzioni, distinguendosi per
la sua essenzialità che richiama il fascino senza tempo dei
classici senza dimenticare una forte vocazione sportiva. Ha un
design avveniristico che combina forme aerodinamiche con
dettagli distintivi ispirati alle corse automobilistiche ed è un
progetto che raccoglie e celebra l’eredità della più iconica
delle hypercar per proiettarla nel futuro.

   
Il percorso ha coinvolto 24 giovani designer e interlocutori
della casa automobilistica per mesi di intenso lavoro per
immaginare l’evoluzione della Zonda, a 25 anni dal lancio del
modello che ha ridefinito gli standard verso nuovi livelli di
stile e prestazioni. “Venticinque anni fa, dalla fertile terra
dell’immaginazione di Horacio Pagani, sbocciava il sogno
chiamato Zonda. All’ombra dei giganti automobilistici, un uomo
con un’idea così rivoluzionaria si è tenacemente avventurato
nella terra dei motori. Il bambino che modellava auto nella sua
cameretta di Casilda in Argentina, alimentato dalla curiosità e
dall’ammirazione per il grande Leonardo da Vinci, ha
interpretato il concetto Arte e Scienza per dar vita a una
visione senza tempo”, racconta Luigi Ganzerli, Communication
Supervisor & Project Manager di Pagani Automobili. “Alisea è
l’espressione tangibile del talento e della dedizione delle
nostre studentesse e dei nostri studenti, straordinario
risultato di un impegno collettivo e di un percorso
interdisciplinare che ha visto i ragazzi progettare fianco a
fianco con docenti e aziende, condividendo competenze e visioni”
commenta Paola Zini, direttrice dello Ied di Torino.

   

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