Hermès immune alla frenata del lusso: ricavi del trimestre a 3,8 miliardi (+17%)

Il presidente della maison francese Axel Dumas: «I dati riflettono la fiducia dei nostri clienti in tutto il mondo e il valore attribuito all’autentica artigianalità delle nostre collezioni»

3′ di lettura

Prosegue la pubblicazione dei dati trimestrali delle società quotate dell’alta gamma. Dopo gli ottimi conti di Moncler , quotato a Milano, e del Gruppo Prada , quotato a Hong Kong, annunciati ieri, arrivano quelli di Hermès , che ha chiuso il primo trimestre 2024 con un giro d’affari di 3,8 miliardi di euro, in rialzo del 12,6% rispetto allo stesso periodo del 2023 (+17% a cambi costanti).

Il commento del presidente esecutivo

«La solida crescita delle vendite testimonia la fedeltà dei nostri clienti in tutto il mondo, la forza del modello artigianale e la desiderabilità dei prodotti, in un contesto che rimane complesso – ha commentato Axel Dumas, presidente esecutivo di Hermès –. Nel medio termine, a dispetto delle incertezze del contesto economico, monetario e geopolitico, il gruppo conferma l’obiettivo di un’ambiziosa crescita del fatturato a tassi di cambio costanti». Dumas ha anche sottolineato la fiducia dei clienti della maison, che continuano ad apprezzare l’autentica artigianalità delle collezioni della maison.

Il primato della pelletteria e i nuovi progetti

Nel dettaglio, le vendite di capi di pelletteria, che rappresentano la parte più importante del fatturato di Hermès, hanno vantato un balzo del 20% a 1,6 miliardi di euro, «in virtù di una domanda particolarmente sostenuta». Il gruppo ha così deciso di aumentare la propria capacità produttiva nella pelletteria, annunciando quattro progetti che saranno realizzati nei prossimi anni: a Riom (Puy-de-Dôme) nel 2024, a l’Isle d’Espagnac (Charente) nel 2025, a Loupes (Gironde) nel 2026 e e a Charleville-Mezieres (Ardennes) entro il 2027. Il fatturato di abbigliamento e accessori ha vantato un rialzo del 16%, superando quota un miliardo di euro, quello della seta e tessuti è salito dell’8% e infine la divisione profumi, beauty e orologi del 4%.

Equilibrio tra aree geografiche

A livello geografico «tutte le aree hanno registrato una crescita a doppia cifra», ha sottolineato il direttore finanziario, Eric du Halgouet, durante una conference call con la stampa. L’Asia, senza il Giappone, ha registrato un progresso del 14% dei ricavi, paro a 1,9 miliardi di euro, malgrado un lieve calo durante il periodo del capodanno cinese. Il calo dei consumi è stato comunque compensato dal rialzo della spesa media. In effetti, come ha spiegato il cfo, sono diminuiti i clienti che hanno acquistato prodotti di seta, che sono più accessibili, mentre quelli più agiati hanno continuato a far shopping. In Giappone le vendite sono volate del 25%, raggiungendo 357 milioni. Ed ancora, nelle Americhe il giro d’affari è stato di 614 milioni, in rialzo del 12%, in un contesto che rimane «fiducioso, ma prudente in vista delle elezioni Usa». Infine le vendite in Europa, senza considerare la Francia, si sono attestate a 444 milioni (+15%) e in Francia a 312 milioni (+14%). Il comunicato della maison precisa che a fine marzo 2024, le fluttuazioni valutarie hanno pesato per 148 milioni di euro.

La strategia Esg

Hermès ha anche ricordato che, in linea con il proprio modello occupazionale e la voglia di condividere con tutti i frutti della propria crescita, all’inizio del 2024 ha deciso di distribuire oltre 200 milioni di euro come piani di incentivazione e partecipazione agli utili 2023 e quasi 100 milioni di euro di bonus a tutti i dipendenti nel mondo. Andrà inoltre avanti il sesto piano di azionariato gratuito annunciato lo scorso giugno. Sui temi della sostenibilità ambientale e biodiversità, Hermès ha continuato ad attuare i suoi piani di decarbonizzazione.

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